Come noto, la nuova strada per sostenere i lavoratori delle piccole e medie imprese nelle fasi di difficoltà passa, a livello nazionale, per i nuovi Fondi previsti dal Jobs act, finanziati dalle parti sociali.
In Trentino, grazie alla competenza sugli ammortizzzatori sociali in capo all'Autonomia, il ruolo della Cassa in deroga verrà svolto dal Fondo territoriale di solidarietà, istituito pochi giorni or sono con un accordo propiziato dalla Provincia (che per il 2016 ha stanziato anche 2 milioni di euro) e sottoscritto dai rappresentanti delle principali categorie economiche e del mondo del lavoro. Il Fondo, gestito direttamente dai soggetti sottoscrittori, garantirà anzi un sostegno più "forte" rispetto a quanto previsto a livello nazionale. Nel frattempo, grazie ad una gestione particolarmente oculata delle risorse messe a disposizione dallo Stato nel periodo 2013-2015, il Trentino ha "ereditato" 5 milioni di euro che potrà utilizzare dal 1° gennaio 2016 per prorogare le misure della Cassa in deroga in modo tale che non si verifichi nessuna interruzione delle prestazioni riconosciute ai lavoratori aventi diritto, nel passaggio da un regime all'altro. I contributi che imprese e lavoratori cominceranno nel frattempo a versare, creeranno la "provvista" necessaria ad avviare la nuova fase, basata sul Fondo di solidarietà.
Ricordiamo che il trattamento degli ammortizzatori in deroga può essere concesso (o prolungato) per un periodo non superiore a 3 mesi nel corso dell’anno 2016. Le autorizzazioni possono essere concesse anche per periodi distinti, di almeno un mese, nell'arco temporale che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, fino al massimo stabilito dalla normativa statale.
Essendo il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, come abbiamo detto, a totale carico dello Stato, esso non ha comportato alcun onere per il sistema provinciale. (mp)