
“Una scelta particolare – ha detto l’assessore Tiziano Mellarini – perché per la prima volta nelle adunate non viene utilizzato un simbolo di significato “militare” ma bensì qualcosa di diverso. Una scelta legata al centenario della grande guerra, di certo, ma anche alle tante situazioni di conflitto che ancora oggi esistono nel mondo e talvolta sono quasi sconosciute. Questo è peraltro il messaggio che vogliamo lanciare con l’adunata di Trento, ed è per certi versi la storia stessa della nostra città che ci porta su questa via. Basti ricordare il ruolo che la città del Concilio ha avuto nelle vicende della prima guerra mondiale, dovuto in primo luogo alla particolare posizione geografica di terra di confine – che ha accomunato tutto il Trentino – con la presenza di un’estesa linea di fronte che ha portato a gravi conseguenze a livello di devastazioni, sfollati e grandi sofferenze per la popolazione, con famiglie intere che sono state divise tra Impero e Italia”.
"Soddisfazione viene espressa anche dal presidente della Provincia Ugo Rossi, che ringrazia l'ANA per il suo costante impegno nel cammino di pacificazione che tende a superare le divisioni e la nefasta contrapposizione fra vincitori e vinti, dando evidenza, già nel logo che accompagnerà l'Adunata di Trento, a questo sforzo al quale le istituzioni non faranno venire meno il loro convinto sostegno".
Foto di Carlo Covi