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Il convegno ha messo in luce l’opportunità di dichiarare anticipatamente le proprie volontà sul fine vita sia per le persone malate sia per quelle sane. Nel corso del convegno i relatori, attraverso alcuni passaggi della nuova legge 219/2017, hanno posto l’attenzione sui temi della comunicazione, della libertà, della dignità e dell’autodeterminazione del paziente e sulle direttive anticipate di trattamento, in un’ottica di accompagnamento della persona nel percorso di cura. In questo, fondamentale è la formazione rivolta agli operatori sanitari ma anche ai cittadini per renderli consapevoli della possibilità di dichiarare e di nominare un fiduciario che in caso di incoscienza o incapacità possa riportare le volontà e i desideri della persona. Anche in linea con la legge, tutti i relatori hanno espresso la necessità di informare, parlare e relazionarsi con i pazienti e con le loro famiglie. Con la nuova legge, tra gli strumenti a disposizione del personale sanitario, dei pazienti e dei cittadini vi sono la pianificazione condivisa delle cure, modalità di espressione della propria volontà per chi già è affetto da una malattia cronico-degenerativa e che in Trentino è stata scelta da 91 pazienti. Sono previste inoltre le dichiarazioni anticipate di trattamento anche per cittadini non attualmente ammalati ma che intendono esprimere la propria posizione nel caso in cui si vengano a trovare in situazioni nelle quali non siano in grado di esprimere la propria volontà.