
In particolare la posizione della Provincia autonoma di Trento è quella di sostenere la espressa riconduzione della competenza a stabilire la cessazione della qualifica di rifiuto caso per caso in capo alle Regioni e alle Province autonome, mediante introduzione di emendamento al TU in materia ambientale, decreto legislativo 152/2006.
Nel TU in materia ambientale l'articolo 184 ter definisce la "Cessazione della qualifica di rifiuto, ovvero: "Un rifiuto cessa di essere tale quando è stato sottoposto a un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni: a) la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici; b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; c) la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; d) l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana. L'operazione di recupero può consistere semplicemente nel controllare i rifiuti per verificare se soddisfano i criteri elaborati conformemente alle predette condizioni".
L'amministrazione provinciale ritiene importante emendare l'articolo 184 ter con l'inserimento di un ulteriore comma, che permetta alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano di stabilire, per ciascuna tipologia di rifiuto (tramite specifiche autorizzazioni rilasciate ai sensi degli articoli 208, 209 e 211 del TU) le condizione per trasformare i rifiuti in materie prime. Il ministro Costa si è dichiarato favorevole a questa proposta, impegnandosi a inserire un apposito emendamento nel Decreto Semplificazioni che verrà discusso in Parlamento nei primi giorni di febbraio.