Il format è molto semplice: da un lato 5 aziende selezionate del territorio pongono un problema tecnologico legato ai propri sistemi e processi produttivi, dall’altro team altamente specializzati di ricercatori e studenti universitari si uniscono per trovare soluzioni condivise con i responsabili aziendali all’interno di un processo intensivo della durata di un mese.
All’iniziativa promossa da HIT-Hub Innovazione Trentino nel contesto del Digital Innovation Hub Regionale con Confindustria Trento ed in partnership con l’Università di Trento e la ProM Facility di Trentino Sviluppo, sono stati infatti ricercatori e studenti universitari provenienti da quattro dipartimenti dell’Ateneo trentino a formare i team multidisciplinari che hanno affiancato per 4 settimane le aziende manifatturiere trentine Fae Group (Fondo), Karl Mayer (Mezzolombardo), Marangoni Meccanica (Rovereto), Vitec Imaging Solutions (già in collaborazione con il Polo Meccatronica di Rovereto) ed EmiControls – Gruppo TechnoAlpin (Bolzano) per la riprogettazione meccanica di prodotti ed elementi in plastica o metallo delle rispettive produzioni utilizzando software avanzati per ottenerne ottimizzazioni anche più sostenibili. Ha supportato nell’analisi di ricercatori e studenti un’altra rilevante azienda trentina leader a livello nazionale nel software e servizi per la sperimentazione virtuale, Enginsoft, che metterà a disposizione delle analisi dei ricercatori e degli studenti il proprio programma informatico ANSYS, ottimale per la riprogettazione meccanica oggetto della challenge.
I cinque progetti sono stati presentati e valutati da professionisti e ricercatori, che hanno decretato vincitori della sfida lanciata da Vitec Imaging Solutions il Team Gimbal, che ha applicato metodologie di ottimizzazione topologica per lo sviluppo di un supporto per apparecchi fotografici e videocamere, attualmente nel top della gamma dell’azienda.
I partecipanti all’evento sono stati salutati da Flavio Deflorian, Prorettore al supporto al sistema produttivo dell'Università di Trento e Consigliere d'amministrazione di HIT, che ha sottolineato: “La domanda di innovazione e di tecnologie da parte delle aziende trentine è in costante aumento. Il nostro territorio gode della presenza sinergica di elementi risolutivi per questa esigenza: la ricerca di Università e Fondazione Bruno Kessler, laboratori di prototipazione quali la ProM Facility di Rovereto, la competenza di HIT nel mettere in connessione mercato e tecnologie fornendo alle aziende servizi di innovazione mirati. La sfida lanciata con la Proto Challenge ha creato un’occasione di scambio reale di competenze in un ambito d’avanguardia come l’additive manufacturing. Le aziende hanno incontrato su un campo tecnologico e operativo le soluzioni della ricerca trentina nel settore, applicata a casi concreti di innovazione industriale complessa”. Circa i risultati della sfida lanciata da Proto Challenge, ha così commentato il direttore generale di Confindustria Trento, Roberto Busato: “La nostra Associazione si adopera da sempre affinché la ricchezza dei saperi sviluppati nei contesti universitari e della ricerca possa essere di vantaggio anche al sistema produttivo. Negli anni, abbiamo stimolato la promozione di iniziative, strumenti e strategie a favore del dialogo tra le imprese, l’ateneo e i Centri di ricerca. La formula delle challenge è tra quelle di maggior successo, perché assicura in tempi brevi risultati concreti e soddisfacenti, sia per i team di studenti e ricerca coinvolti, sia per i partner aziendali”.