
Il Piano approvato oggi dà inizialmente conto dell'entità dei danni subiti dalle foreste trentine, quantificati in 3.300.000 metri cubi di legname abbattuto posti su circa 19.000 ettari di territorio boscato provinciale, e quindi definisce un quadro di interventi coordinati che dovranno essere iniziati nei prossimi due anni, anche se i lavori di ricostituzione dei boschi distrutti, in buona parte anche tramite rimboschimenti artificiali, saranno necessariamente realizzati e proseguiranno negli anni successivi.
Il Piano, articolato in diversi capitoli, individua, i soggetti attuatori che avranno il compito di realizzare gli interventi previsti per i diversi ambiti territoriali. Tra essi, oltre alla Provincia, i comuni amministrativi, i comuni proprietari di boschi, le Asuc e gli altri soggetti che hanno subito danni significativi, quali Consortele, Regola Feudale di Predazzo, Magnifica Comunità di Fiemme e Regole di Spinale Manez. Ponendosi concretamente le condizioni di coordinamento operativo necessarie, potranno essere individuati quali soggetti attuatori anche altri soggetti come i BIM, il Comun General de Fascia, le associazioni di proprietari pubblici (es. le Asuc ) e privati (es. i Consorzi di Miglioramento Fondiario). Il Piano, tra le altre cose, analizza i problemi di sicurezza nelle operazioni di recupero, definisce i criteri per stabilire le priorità e le modalità di intervento nei recuperi e nei ripristini, fornisce raccomandazioni per la gestione della rimozione del materiale legnoso, quantifica e individua gli interventi di ripristino delle infrastrutture (viabilità, piazzali) necessari per la rimozione del materiale legnoso, distinguendoli per tipologia, definisce le necessità per il monitoraggio e la riduzione dei danni secondari da insetti scolitidi ed infine definisce le tipologie di intervento per i successivi ripristini. C'è anche un'analisi dei costi degli interventi previsti nel periodo di sua validità, pari a più di 21 milioni di euro, sostanzialmente riferibili agli interventi di sistemazione e in parte di nuova realizzazione delle infrastrutture forestali (viabilità e piazzali di deposito di legname a valenza in parte locale e in parte provinciale) nel mentre la previsione dei costi necessari agli interventi di ripristino e rimboschimento dei boschi danneggiati sarà realizzata in un successivo stralcio.