
Lunedì 12 novembre è già convocato la seconda riunione della task force alla quale sono chiamati a partecipare anche la Sezione legno di Confindustria, l’Associazione dei proprietari forestali privati e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
Nel frattempo, in attuazione di quanto deciso in occasione della prima riunione è già in fase di allestimento da parte del Servizio Foreste e Fauna un vero e proprio Piano di Azione che consenta di affrontare in modo strutturato le varie fasi, che vanno dal ripristino della viabilità forestale al recupero della biomassa legnosa, fino alle attività di ricostruzione dei popolamenti forestali distrutti dall’evento.
In particolare, il predetto Piano d’azione affronta, tra le varie cose, gli aspetti logistici ed organizzativi e definisce una serie di criteri che consentiranno a tutti gli attori di muoversi coerentemente nell’ambito di un approccio pianificato e condiviso.
Specifici sottogruppi, attivati in occasione del primo incontro, stanno approfondendo anche le questioni connesse agli aspetti finanziari per il sostegno delle attività necessarie e a quelli di natura burocratico – amministrativa, al fine di ricercare il massimo livello possibile di semplificazione, nonché quelli relativi alla gestione, per quanto possibile, del mercato del legno per la massima valorizzazione del prodotto. In particolare, il Consorzio dei Comuni trentini ha attivato una rilevazione per far emergere, rispetto ai comuni più colpiti, gli effetti finanziari che l’evento determinerà nei prossimi anni con l’obiettivo di valutare le necessarie azioni di sostegno da mettere in campo.
E’ anche in fase di studio, con il supporto di Trentino Marketing, una campagna che possa garantire l’acquisizione di fondi a supporto di questo impegnativo progetto di ricostruzione e che sia anche in grado di veicolare un messaggio di sensibilizzazione e di educazione rispetto al valore e ai servizi che il sistema forestale garantisce a favore della comunità.
“Si tratta di un evento davvero straordinario, che ha inciso pesantemente su una parte importante del territorio trentino, che pure non supera il 2% della superficie forestale provinciale – sottolinea il presidente Maurizio Fugatti – ma sono certo che la nostra Comunità sia in grado di fronteggiare anche questa situazione critica mettendo in campo un’azione di sistema capace di guardare prioritariamente all'interesse collettivo del nostro territorio. Da parte della Provincia siamo impegnati anche su questo fronte specifico della calamità che ci ha coinvolto, con un’azione di regia generale e di supporto nei confronti di tutti gli attori della filiera”.