Il finanziamento europeo ottenuto dall’iniziativa Climate-KIC ammonta a circa 1 milione di euro per tre anni di lavoro e sarà coordinato dalla Fondazione Edmund Mach, in partenariato con HIT-Hub Innovazione Trentino e l’Università di Trento e vede tra i partner anche la città svedese di Göteborg e quella inglese di Birmingham.
"Questo progetto stimola lo sviluppo di nuove modalità di confronto tra diversi portatori di interesse al fine di ottimizzare i settori produttivi locali, la gestione delle risorse naturali e la realizzazione di azioni che favoriscano l'adattamento del Trentino alle dinamiche globali" spiega il direttore generale FEM e consigliere di amministrazione di HIT, Sergio Menapace.
Le attività del progetto prevedono un rilevante impatto sulla realtà trentina, coinvolgendo attori come il Comune di Trento, il Comune di Pergine Valsugana e la Comunità di Valle Rotaliana Koenisberg. Tra gli obiettivi del progetto vi sono la creazione di forti relazioni mirate tra i vari attori pubblici e privati, la costruzione di un sistema di contesto per guidare le città verso l’implementazione di progetti sull’uso multifunzionale delle aree periferiche, la creazione e la condivisione di moduli di formazione sul tema, nonché la progettazione e l’attivazione di azioni che rafforzino le capacità di intervento per l’interazione virtuosa tra aree urbane e rurali.
Al meeting di avvio, in svolgimento oggi e domani saranno posti come casi di studio, basati sulle buone pratiche dei territori rappresentati nel progetto, temi fondamentali per l’utilizzo sostenibile degli spazi urbani e periferici, quali i metodi partecipativi per la pianificazione del paesaggio che prevedano anche il coinvolgimento della cittadinanza e nuovi modelli cross-amministrativi per i processi di sviluppo sostenibile. In particolare, per quanto riguarda le aree rurali, i partner di progetto porranno le basi per il confronto su metodologie innovative di gestione del territorio che portino alla valorizzazione in chiave economica e sociale delle risorse naturali nel rispetto della tutela e della conservazione di biodiversità e connettività.
Proprio il tema della connettività ecologica ed umana in un contesto spaziale diviso tra zone fortemente urbanizzate, colture agricole intensive ed aree ad uso estensivo sarà il focus costitutivo del gruppo, che costituisce un sistema geograficamente e culturalmente particolarmente rappresentativo a livello Europeo nella ricerca di soluzioni sostenibili.