«Appoggiamo volentieri questa iniziativa volta a sensibilizzare e divulgare la cultura della donazione degli organi – ha esordito Paolo Bordon direttore generale dell’Apss – una manifestazione che dimostra come sport e sani stili di vita siano importanti per la prevenzione delle patologie e anche dopo un trapianto. Questo evento ci ricorda che un atto di generosità, come quello di donare gli organi, può ridare qualità di vita alle persone che dopo un trapianto possono ritornare ad una vita attiva. Vorrei cogliere l’occasione – ha proseguito Bordon – per ringraziare coloro che hanno deciso di donare e volontari e professionisti che si impegnano a promuovere la cultura della donazione perché è anche grazie a tutti loro che si riescono a salvare molte vite umane».
La parola è passata a Mario Magnani, presidente Aido del Trentino accompagnato da Remo Caneppele, presidente della Sezione Vallagarina: «A nome dell’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule provinciale – ha affermato Magnani – ringrazio gli organizzatori e i partecipanti dell'Euregio Tour, la manifestazione che con l’impegno dei suoi atleti porta una testimonianza preziosissima di come il trapianto cambi la vita a molte persone. Voglio ricordare come tutto questo sia possibile solo grazie alla generosità di tutti coloro che decidono di donare: non c'è trapianto senza donazione. Questo è il messaggio che Aido rivolge a tutti i cittadini, invitandoli ad esprimere la loro disponibilità alla donazione e la volontà ad iscriversi nel registro dei donatori. Magnani ha poi ringraziato i professionisti dell’Apss, i comuni e gli organi di informazione perché con la loro opera contribuiscono a sensibilizzare i cittadini e a diffondere la cultura della donazione».
È poi intervenuto Michael Prenner, presidente del Transplant Sportclub Alto Adige che ha affermato: «All’Euregio Tour di quest’anno abbiamo raggiunto la partecipazione straordinaria di oltre 70 iscritti, di cui 35 ciclisti trapiantati da 8 nazioni. Vogliamo dimostrare – ha proseguito Prenner – che i trapiantati sono il miglior esempio vivente del fatto che, grazie alla donazione di organi, si può ritornare nuovamente ad una vita piena e attiva. Questa nuova forza d’animo e questo entusiasmo dovrebbero essere fonte di speranza per tutti coloro che sono in attesa di ricevere un organo. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti i donatori e i loro familiari per il nobile gesto».
Infine Lucia Pilati, coordinatore provinciale donazione organi, ha illustrato i dati sulle donazioni di organi e tessuti in Trentino evidenziando che «nel 2017 sono 18 i donatori di organi, numero rimasto invariato rispetto al 2016 e sono stabili anche i numeri relativi alle opposizioni alla donazione, ovvero due persone all’anno. In questo quadro è rilevante segnalare, che cinque soggetti non sono potuti diventare donatori, tre per patologie incompatibili e due per un’opposizione da parte della famiglia e che essendoci donatori sempre più anziani, in Italia e in Trentino, capita che qualcuno non risulti idoneo ma accade anche che persone in età avanzata possano aiutare chi è in attesa di reni o fegato. Nel 2017 – ha proseguito la dottoressa Pilati – sono stati effettuati 18 prelievi di fegato, 7 di cuore, 4 di polmone, 36 di rene 2 di pancreas e 3 isole pancreatiche. I trentini che hanno ricevuto un organo sono aumentati: 14, rispetto ai 12 del 2016, hanno ricevuto un rene; 18, rispetto ai 10 del 2016, hanno avuto il trapianto di fegato; 2, rispetto ai 4 del 2016, sono stati trapiantati con un cuore nuovo, uno ha ricevuto i polmoni e uno il pancreas. Come conseguenza sono diminuite le persone in attesa di trapianto che attualmente sono 5 in attesa di un fegato e uno di cuore. La lista d’attesa per i reni è rimasta stabile, invece nessuno è in attesa di polmoni. Per quanto riguarda le donazioni di tessuti da vivente sono 103 divise tra i vari ospedali e riguardanti safene, osso, sangue placentare e membrana amniotica. Le donazioni di tessuto da cadavere, anch’esse provenienti dai vari ospedali della provincia sono state 70, per la maggior parte di cornee, ma ci sono state anche donazioni multitessuto».
Lucia Pilati ha poi concluso: «Qualche giorno fa stavo considerando i dati delle dichiarazioni anticipate di volontà registrate: negli ultimi tre anni è stato fatto con gli uffici anagrafe dei comuni un grande lavoro e vorrei qui cogliere l’occasione per ringraziare gli impiegati, i responsabili degli uffici di stato civile, le amministrazioni comunali e gli operatori Apss e Aido per l’impegno con cui portano avanti questa attività, a volte mettendo in discussione anche la loro sensibilità umana e le loro paure, che ha permesso di raccogliere in Trentino più di 40 mila dichiarazioni di volontà».
Felice Zambaldi, storico rappresentante di Aido Trentino, ha concluso ringraziando tutti per la partecipazione e ha sottolineato come l’Euregio Tour sia un importante evento per sensibilizzare la popolazione, sportivi e non, sull’importanza della donazione di organi. (cs)