Dopo la premiazione online del 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, il Premio Melchionna – il concorso artistico letterario bandito dall’associazione Prodigio in memoria del suo fondatore – è tornato in presenza, ieri sabato 2 ottobre, al Polo Vigilianum di Trento.
Rimasto tetraplegico nel 1979, appena diplomato, a causa di un incidente stradale, Giuseppe Melchionna, conosciuto nel quartiere della Clarina come “Pino”, si è speso tutta la vita per scardinare le barriere architettoniche e culturali sulla disabilità in Trentino. Fondatore della cooperativa La Ruota per il trasporto delle persone con difficoltà motorie, fu promotore dello sviluppo dell’edilizia abitativa domotica, attivista nelle scuole per la prevenzione dei rischi alcol-correlati e nel 1999 fondò la rivista bimestrale pro.di.gio., acronimo di Progetto di Giornale, per dare voce a chi non ne aveva. Dal 2016, anno della sua scomparsa, ad oggi – hanno partecipato al concorso letterario e fotografico in sua memoria più di seicento persone e numerosi gruppi classe provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Solo quest’anno sono arrivati oltre 100 racconti, poesie e fotografie di autori e autrici dai 9 ai 90 anni, provenienti dalla zona del Triveneto, ma anche da Puglia, Lombardia, Lazio, Friuli, Campania, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana, ma anche Argentina, Brasile, Belgio e Canada.
Alle opere più meritevoli sono andati buoni acquisto libri. I primi dieci classificati di ogni sezione sono stati premiati con l’inserimento della propria opera in un’antologia cartacea e con una stampa del vignettista Maurizio Menestrina, educatore Anffas ideatore del “pesce grazie”. Come ogni anno le opere dei poeti, fotografi e scrittori normodotati si sono mischiate e intrecciate a quelle arrivate dai laboratori sociali come Happy Ranch, Laboratorio sociale Pozza di Fassa, Cooperativa Iter e Albergo Etico.
Tra i premiati di questa quinta edizione le giovanissime autrici trentine Sofia Pergher, Erica Bellotti e Sara Soini un gruppo di ex studenti dell’Opera Armida Barelli di Rovereto, la campionessa ipovedente di tandem paralimpico e poetessa Silvana Valente di Schio, il maestro di sostegno Diego Baldassarre di Pistoia, il poeta pugliese Emanuele Zambetta che ha recitato una poesia in vernacolo barese sull’importanza di non arrendersi alla pandemia e l’operatore socio-sanitario Luca Bettega, che ha voluto dedicare il suo secondo posto nella sezione racconto agli anziani ospiti della RSA di Lecco dove lavora, duramente provati dall’isolamento forzato dell’ultimo anno.
Il 3 dicembre, Giornata internazionale delle Persone con Disabilità, verrà lanciato il bando della sesta edizione del concorso.
Tutte le info su www.prodigio.it