
Raggiunto il numero legale (38 membri presenti su 66), il presidente del Parco Joseph Masè ha aperto la seduta scorrendo velocemente i primi punti all’ordine del giorno. Dopodiché, grande spazio è stato lasciato alla spiegazione dei contenuti e delle motivazioni a sostegno della Variante 2018, da parte di Matteo Viviani, tecnico del Parco incaricato della redazione del corposo elaborato. In particolare, Viviani ha chiarito le due condizioni che hanno portato il Parco ad accogliere la richiesta di ampliamento avanzata dal comune di Sella Giudicarie: continuità territoriale e coerenza con le finalità del Parco.
In merito alla continuità territoriale, l’ampliamento in Val di Breguzzo, che comprende anche la Valle di Trivena, “concretizza la volontà di giungere ad un opportuno raccordo geometrico e geografico con la vicina porzione di Parco che ricomprende la Valbona sul Comune amministrativo di Tione di Trento e che rappresenta una marcata estroflessione territoriale. In questo modo, si eliminano le criticità derivanti dall’esistenza di una porzione di area protetta, territorialmente estroflessa dal corpo principale, ottimizzando la possibilità di programmazione e l’applicazione delle misure gestionali e conservazionali.”
Quanto alla coerenza con le finalità del Parco, “le proposte di interventi, opere, progetti e misure per la valorizzazione ambientale, storico-culturale, didattica, ittica, turistica e rinaturalizzazione fluviale espresse dalle note del Comune a supporto della richiesta di ampliamento dei confini trovano assoluta coerenza con le finalità delle aree protette provinciali”.
Si è quindi dato corso a una votazione palese, separando da una parte l’adeguamento normativo e le modifiche alle Norme di Attuazione, dall’altra l’ampliamento. La Variante è stata approvata pressoché all’unanimità dal Comitato. La maggioranza ha votato a favore in entrambe le occasioni, con un solo voto contrario per l’ampliamento.
La Variante sarà ora pubblicata sul sito https://www.pnab.it/, all’Albo del Parco, dei Comuni e delle Comunità per 60 giorni e chiunque potrà presentare osservazioni nell’interesse pubblico.