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Un “sì” formale e deciso è giunto dal Ministro Enrico Costa per gli Affari regionali e le autonomie con delega alle Politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla proposta di Accordo tra il Governo, le Regioni e la Provincia autonoma di Trento per la diffusione del marchio Family Audit in ambito pubblico e privato a livello nazionale. Un passo ulteriore è stato compiuto a conferma che questo strumento di management promuove un innovativo sistema di sviluppo delle politiche di benessere aziendale e incentiva la cultura dell’armonizzazione tra vita familiare e vita lavorativa all’interno dei luoghi di lavoro.
Il Family Audit è uno strumento di certificazione della qualità di proprietà della Provincia Autonoma di Trento, rivolto alle organizzazioni, sia pubbliche che private, che desiderano orientare i propri processi organizzativi in funzione delle esigenze di conciliazione vita-famiglia-lavoro dei loro dipendenti, sottoponendosi ad un processo di auditing al termine del quale viene acquisito il relativo marchio.
Dopo il suo esordio a livello locale nel 2009, inizialmente come progetto territoriale in Trentino, lo standard Family Audit è stato diffuso nel resto d’Italia a partire dal 2010 con il Primo Protocollo d’Intesa firmato dal Governo e dalla Provincia autonoma di Trento. Visti i significativi risultati ottenuti, nel 2014 è stato sottoscritto un Secondo Protocollo nel segno della continuità.
L’Accordo firmato segna un traguardo importante che conferma la bontà della certificazione e delle ricadute positive sul management e sulla cultura aziendale. I risultati, dopo aver acquisito la certificazione, sono tangibili in termini di fidelizzazione del personale, di miglioramento del clima aziendale e della produzione con benefici anche economici come dimostrato da significative ricerche sull’argomento.
Lo standard Family Audit è stato riconosciuto, a Vilnius nel 2014 - all’interno del progetto ideato da EIGE (Istituto europeo per le pari opportunità) - tra le nove buone pratiche europee in tema di conciliazione. È stato, inoltre, presentato nel marzo 2015 a New York presso le Nazioni Unite.
Con questo Accordo, ogni Regione che vorrà aderire allo standard Family Audit stipulerà un apposito Protocollo d'Intesa che definisca le modalità e i tempi per rendere effettiva la sua diffusione nel proprio territorio. (an)