L’impoverimento della conoscenza e del valore attribuito ai tratti che identificano le origini, gli assetti e il funzionamento dell’Autonomia Trentina, nel comune quadro regionale, rappresenta il rischio più grande che corriamo oggi comunità provinciale. La Speciale Autonomia di cui gode il Trentino, frutto di una lunga e particolarissima storia e di un esercizio di autogoverno dai risultati sorprendenti - negli ultimi cinquant’anni è il territorio italiano che è cresciuto di più in ricchezza e qualità della vita - non è infatti la semplice sommatoria di competenze statutarie, di apparati gestionali e di risorse finanziarie. Certo, queste dimensioni sono essenziali, rappresentando gli strumenti che consentono l’esercizio fattivo dell’autogoverno, ma hanno bisogno di un’anima, di un software che ne legittimi l’esistenza e ne guidi scelte e azioni.
In altri termini, è sempre più importante disporre di un bagaglio culturale adeguato sia ad attualizzare i valori e i significati del nostro “saper essere”, come comunità autonoma, sia aformare e continuamente aggiornare quelli del nostro “saper fare”, come capacità di reggerne le sorti. Un bagaglio che deve essere adeguato alle esigenze del tutto straordinarie, richieste dalla sconvolgente e insidiosa fase di mutamento che stiamo vivendo ad ogni livello, locale e globale.
Questo impone un investimento eccezionale in formazione civica rivolta a tutti, dal privato cittadino a chi ha responsabilità nella gestione della vita pubblica, per alimentare il terreno, l’humus, su cui l’Autonomia e le sue istituzioni possono crescere e portare benessere e prosperità economica al Trentino e all’intero Paese.
Un investimento che, per chi ricopre posizioni di responsabilità nella gestione della cosa pubblica, deve assumere un vero e proprio valore di “appropriatezza civica”, nel senso di padroneggiare i fondamenti e i concetti chiave che servono per capire e gestire funzioni istituzionali complesse, delicate e fortemente interattive, al loro interno e nei rapporti con l’esterno.
In questa prospettiva, la collana “Abitare l’Autonomia”, realizzata congiuntamente da IASA edizioni e da Officina dell'Autonomia (che fa capo alla Fondazione Museo storico del Trentino) rappresenta uno strumento utilizzabile, seppur in modo diverso, da entrambe queste due categorie:
- dai cittadini, in particolare giovani, che possono individuare nei contenuti dei manuali il punto di arrivo di un appropriato percorso di formazione alla cittadinanza;
- da chi ricopre posizioni di responsabilità collettiva, sia in ambito pubblico che privato, che nei manuali può trovare una buona base di partenza per un percorso di ulteriore approfondimento, o semplicemente l’occasione per rinforzare fatti e concetti che meritano di essere ciclicamente rinfrescati.
Entrando più nel dettaglio, il primo volume della collana è in corso di pubblicazione e affronta il periodo storico che dall’anno Mille arriva fino al Patto Degasperi-Gruber del 1946. Si tratta di un periodo importante per conoscere gli “antefatti” - non a caso proprio questo è il suo titolo - dai quali è nata e si è sviluppata l’esperienza autonomistica trentina all’interno - è opportuno ripeterlo - della comune e inscindibile esperienza regionale. Gli autori sono Mauro Nequirito e Giorgio Postal.
I tre piccoli manuali presentati oggi raccolgono il testimone idealmente lasciato dal primo volume della collana e affrontano quella che possiamo definire come l’attualità dell’Autonomia.
Il volume “Storia”, di Mauro Marcantoni, presentato da Giuseppe Ferrandi e introdotto da Giorgio Postal, affronta il periodo che va dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, ripercorrendo non solo i fatti più rilevanti (politici, istituzionali e sociali) dell’arco temporale considerato, ma entrando anche nel merito delle complesse interrelazioni che questi fatti hanno sviluppato in ambito locale, nazionale e internazionale. Il volume si conclude con una stimolante riflessione sulle possibili prospettive dell’Autonomia, in stretta connessione con i nodi cruciali dello sviluppo sociale ed economico del Trentino.
Il volume “Istituzioni”, di Flavio Guella, presentato da Giuseppe Ferrandi e introdotto da Mauro Marcantoni, entra nel merito degli assetti e del funzionamento del sistema autonomistico delineandone i profili, le caratteristiche che lo distinguono da altre realtà autonome, anche speciali, e i modi con cui sviluppa le sue funzioni. Approfondisce in modo particolare i significati e il profilo istituzionale dell’autonomia, per passare poi al tema fondamentale della normativa di attuazione e concludere con le prospettive future dello Statuto di autonomia.
Il volume “Finanza”, di Gianfranco Cerea, presentato da Giuseppe Ferrandi e introdotto da Mauro Marcantoni, affronta gli aspetti finanziari che supportano le funzioni di autogoverno nel loro ordinario e straordinario procedere. Si tratta di un’analisi originale e completa che approfondisce non solo le dinamiche del delicato rapporto tra entrate e spese, ma anche gli effetti che nel tempo questo rapporto ha prodotto, in termini di sviluppo economico e sociale, arrivando a conclusioni per molti aspetti illuminanti e di estremo interesse.
- Storia, di Mauro Marcantoni, Trento: Iasa Edizioni, 2019 (Abitare l'autonomia), pp. 119, € 14,00. ISBN 978-88-944088-0-5
- Istituzioni, di Flavio Guella, Trento: Iasa Edizioni, 2019 (Abitare l'autonomia), pp. 143, € 14,00. ISBN 978-88-944088-2-9
- Finanza, di Gianfranco Cerea, Trento: Iasa Edizioni, 2019 (Abitare l'autonomia), pp. 135, € 14,00. ISBN 978-88-944088-3-6