
La delibera ha potuto arricchirsi delle proposte elaborate dal Consiglio delle autonomie, dal Comitato per la programmazione sociale, dai sindacati, dal Terzo settore, dagli amministratori delle Comunità di Valle e, da ultimo, dalla IV commissione consiliare. Ecco in sintesi le novità.
Entrata in vigore delle nuove quote di compartecipazione
La sperimentazione avrà effetto a partire dal 1' luglio di quest'anno e durerà 18 mesi
Interventi interessati dalla compartecipazione
aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona;
servizio pasti, ovvero pasti a domicilio, consegna pasti e pasti presso strutture;
telesoccorso e telecontrollo.
Come si calcola la compartecipazione
La compartecipazione alle spese per fruire di interventi di sostegno alla domiciliarità è legata alla condizione economica familiare (Icef). Con Icef inferiore a 0,13 (che convenzionalmente rappresenta la "soglia di povertà") si applica la quota minima, con Icef uguale o superiore a 0,40 si applica la quota massima, con Icef compreso fra 0,13 e 0,40 si applica una quota che varia proporzionalmente.
aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona: la quota minima è di 2 euro all'ora, la quota massima è di 18 euro all'ora;
servizio pasti a domicilio: la quota minima è di 4 euro a pasto, la quota massima è di 10 euro a pasto; consegna pasti a domicilio: la quota minima è di 0,50 euro a pasto, la quota massima è di 3 euro a pasto;
telesoccorso e telecontrollo: la quota minima è di 0,10 euro al giorno, la quota massima è di 1 euro al giorno.
Criteri di salvaguardia
Vi sono due criteri di salvaguardia:
franchigie elevate per quanto riguarda il patrimonio immobiliare (150.000 euro sull'abitazione di residenza) e mobiliare (50.000 euro);
un tetto massimo di compartecipazione che riguarda tutti i servizi sociali fruiti. Con Icef inferiore a 0,13 vi è infatti una quota di compartecipazione massima pari a 20 euro mensili, per gli interventi fruiti, ad esclusione dei pasti a domicilio, dove la quota minima è comunque conteggiata (4 euro a pasto per il servizio e 0,50 per la sola consegna). Con Icef pari o superiore a 0,13 è individuata una percentuale progressiva di patrimonio aggredibile per far fronte agli interventi richiesti.
Scadenze
Dal 7 aprile al 31 maggio 2015 gli utenti interessati dovranno presentare alle Comunità/Territorio Val d'Adige (oppure all'Azienda sanitaria per quanto riguarda l'intervento di aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona svolto nell'ambito dei Piani di integrazione socio-sanitaria) le dichiarazioni ai fini del calcolo della quota di compartecipazione, anche avvalendosi degli sportelli periferici della Provincia autonoma di Trento o degli Istituti di Patronato e di assistenza sociale. Gli enti preposti alla raccolta di tali dichiarazioni adotteranno le misure idonee ad agevolare anche la presentazione delle dichiarazioni Icef, se gli interessati non ne dispongono già.
Il primo riaccertamento delle condizioni economico-patrimoniale è fissato nel periodo ottobre/novembre 2016, con effetto sulla compartecipazione a partire dal 1' gennaio 2017; i successivi accertamenti si terranno a scadenza triennale.
Comunicazione
La Provincia autonoma di Trento adotterà modalità idonee a raggiungere tutti i cittadini per informarli delle novità in materia di compartecipazione alla spesa dei servizi socio-assistenziali; rimane in capo alle Comunità/Territorio Val d'Adige la competenza riguardante la comunicazione ad ogni singolo utente delle nuove modalità di compartecipazione. (at)
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