Martedì, 03 Giugno 2014 - 02:00 Comunicato 1395

Decisione della Giunta su proposta dell'assessora Sara Ferrari
APPROVATO LO SCHEMA DI INTESA SUGLI OBBLIGHI DEL CONCORSO AL PATTO DI STABILITA' FRA PROVINCIA E UNIVERSITA'

Via libera dalla Giunta provinciale nella seduta di venerdì scorso allo schema di intesa fra Provincia autonoma e Università di Trento licenziato nell'ultima settimana di maggio dalla quinta Commissione consiliare e relativo al rispetto del patto di stabilità 2014. "L'intesa sottoscritta - sottolinea l'assessora all'università e ricerca Sara Ferrari - ha cercato di coniugare il rispetto dei parametri indicati per concorso al raggiungimento del patto di stabilità della nostra Provincia con l'esigenza di una gestione del bilancio in grado di assecondare gli obiettivi della programmazione dell'attività formativa e di ricerca dell'Università di Trento.-

Analogamente a quanto indicato dalla disciplina nazionale per gli atenei più virtuosi e prestigiosi, nel rispetto del vincolo di una spesa complessiva del personale pari al 65% del finanziamento ordinario, è stata prevista la possibilità di investire in nuove assunzioni di docenti e ricercatori tutti i risparmi derivanti dalla cessazione del personale avvenuta nell'anno precedente. Con l'obiettivo di valorizzare i giovani, si è stabilito che almeno il 50% delle risorse a disposizione dalle cessazioni siano utilizzate per l'assunzioni di ricercatori, a cui si può cercare di garantire uno sviluppo di carriera futuro.
Come previsto nell'Atto di indirizzo approvato per il 2012-2014, l'Ateneo adotta un piano di miglioramento che permette al tempo stesso di incrementare l'efficienza, la qualità dei servizi, il contenimento delle spese (in particolare quelle di back office anche attraverso l'utilizzo delle società di sistema), e il conseguente trasferimento di risorse dalle spese di funzionamento agli investimenti e alla ricerca, in una quota fissata per il 2014 in 2.340.000 euro, nonché il rispetto del limite di indebitamento a fronte del piano degli interventi di edilizia universitaria. Ciò significa che tutte le risorse derivanti dal piano di miglioramento sono state reinvestite nell'ateneo.
Le regole adottate con L'Università di Trento - spiega ancora l'assessora Ferrari - vanno nella direzione di valorizzare l'autonomia dell'ateneo, fissando vincoli di spesa semplici e chiaramente definiti, che permettano il rispetto delle regole di finanza pubblica e nel contempo consentano all'Ateneo di continuare a disegnare la propria offerta formativa e quella di ricerca e sviluppo per essere riconosciuto tra le migliori università a livello nazionale e internazionale e come fattore di attrattività e di sviluppo economico del nostro territorio. -