Il Piano era già stato approvato dalla Giunta lo scorso 23 luglio e non ha subito alcuna modifica nel corso dell'esame da parte della Commissione consiliare.
Il risparmio che esso rende possibile è pari al 4,2% della spesa corrente del bilancio della Provincia, quindi maggiore di quanto si propone di fare lo Stato con la spending review nazionale (che prevede una riduzione del 2,2%).
Questo risparmio - ed è la cosa più importante sul piano istituzionale - avverrà attraverso decisioni assunte dalla comunità trentina, non imposte dall'esterno, nel rispetto quindi delle prerogative dell'Autonomia speciale.
Fra gli obiettivi attesi da qui al 2016: un miglioramento della produttività del lavoro pubblico di almeno il 25% (per le attività di back office) e una riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese del 25%; una riduzione del 50% dei tempi medi di almeno la metà dei procedimenti amministrativi (sia verso le imprese sia verso i cittadini); la riduzione del 30% dei tempi medi di tutti i procedimenti; una riduzione del 35% del numero dei procedimenti amministrativi.
Con successivi provvedimenti, da approvare entro il 31 ottobre 2012, saranno licenziate anche le misure di attuazione del Piano, emanate le direttive e adottati gli atti necessari per mettere le strutture del sistema pubblico provinciale nella condizione di raggiungere gli obiettivi previsti. L'attuazione del Piano è un obiettivo prioritario della Provincia e rappresenta un riferimento anche per i processi di valutazione del suo operato.(mp)(cz)
All: il Piano suddiviso in interventi, azioni e tempi. -