Il provvedimento costituisce la sintesi di una rigorosa procedura durante la quale sono stati attentamente considerati e contemperati tutti gli interessi pubblici coinvolti, dagli aspetti ambientali a quelli economici.
Particolare attenzione è stata posta, con un approccio interdisciplinare, al rispetto dell'ambiente; sono infatti state valutate le componenti di carattere paesaggistico, forestale, geologico ed ambientali di ogni singola proposta.
Il risultato costituisce sostanzialmente una razionalizzazione del Piano, con maggiori opportunità di approvvigionamento di materiali di cava, pur con una riduzione generale della superficie delle aree di Piano. Complessivamente, infatti le modifiche in questione riducono la superficie complessiva delle aree estrattive di circa 114.000 m2, corrispondenti all'1% circa del totale.
Passo importante della procedura è costituito dalla valutazione ambientale strategica (VAS), elaborata ai sensi del regolamento provinciale che recepisce la direttiva europea in materia e concerne le valutazioni degli effetti dei piani sull'ambiente; la VAS costituisce un processo integrato di pianificazione sostenibile in cui le scelte di carattere economico, sociale o territoriale vengono valutate nel corso della loro formazione tenendo conto di obiettivi e criteri di sostenibilità ambientale: in sintesi valutazione ambientale strategica come metodologia di programmazione e pianificazione. Per ogni proposta di modifica del piano è stato quindi considerato il complesso degli effetti prodotti sull'ambiente.
Dal punto di vista economico-sociale, invece, la variante risponde alle aspettative del comparto estrattivo, che si trova a fronteggiare un momento di effettiva difficoltà; viene incontro inoltre anche alle richieste delle Amministrazioni comunali, che essendo nella maggior parte dei casi i proprietari delle aree su cui insistono i giacimenti, vedono la possibilità di introitare preziose risorse nelle casse comunali.
Si tratta della seconda variante al Piano cave provinciale (approvato per la prima volta nel 1987), dopo quattro aggiornamenti generali (1989, 1992, 1998, 2003) e una variante puntuale (del 2008), se non si considerano le 5 varianti adottate per stralci o adattamenti tecnici.
E' stata per la prima volta applicata la nuova procedura introdotta dalla legge provinciale finanziaria 2010, che consente appunto varianti puntuali del Piano nel caso di modifiche o inserimenti di aree estrattive che, per numero e dimensioni, non comportano la necessità di attivare la procedura di aggiornamento generale. Questa modifica normativa è stata voluta per snellire le procedure di modifica del Piano cave e consente di avere uno strumento pianificatorio più dinamico e rapido a recepire le varie esigenze, sia quelle di natura economica che quelle di tutela dell'ambiente.
La procedura ha previsto il coinvolgimento dei Comuni interessati, che hanno espresso il loro parere sulla proposta di variante adottata dalla Giunta provinciale lo scorso anno, e del Consiglio delle Autonomie. Per quanto riguarda le nuove aree, o gli ampliamenti, è stata inoltre espressa dagli organi competenti la valutazione in merito alla sospensione del diritto di uso civico.
La variante interessa i territori dei comuni di Albiano, Arco, Avio, Besenello, Calliano, Condino, Dro, Fornace, Mezzolombardo, Riva del Garda, Storo, Trento, Vallarsa e Zuclo.
Viene disposto lo stralcio per:
· Riva del Garda – area estrattiva per argilla "Piscolo"
· Storo – porzioni in sinistra orografica del Fiume Chiese dell'area estrattiva per inerti "Roverselle"
· Trento – area estrattiva per inerti "Molini di Cadine"
· Vallarsa – area estrattiva per inerti "Giare Larghe"
· Zuclo – area estrattiva per inerti "Fornaci"
Le nuove aree sono:
· Calliano – area estrattiva per inerti in località "Murazzi"
· Vallarsa - area estrattiva per inerti in località "Val de Preson"
Le modifiche riguardano:
· Albiano –ampliamenti e riduzioni dell'area estrattiva per porfido "Monte Gaggio – Rio Secco"
· Albiano –riduzioni dell'area estrattiva per porfido "Monte Gaggio – Possender – Val Noselari" nella zona di "S. Colomba"
· Albiano –ampliamenti e riduzioni dell'area estrattiva per porfido "Monte Gorsa"
· Arco – riduzione dell'area estrattiva per argilla "Piscolo" con ridefinizione georeferenziata del confine comunale su base catastale
· Avio – riduzione ed ampliamento dell'area estrattiva per inerti "Masi di Avio"
· Besenello – riduzione ed ampliamento dell'area estrattiva per inerti "Crocetta"
· Condino - ampliamento dell'area estrattiva per inerti "Isoi"
· Dro - riduzione ed ampliamento dell'area estrattiva per inerti "Collongo"
· Fornace - ampliamento dell'area estrattiva per porfido "Pianacci – S. Stefano – Slopi – Val dei Sari" in località "Agola – Pontorella"
· Mezzolombardo: riduzione ed ampliamento dell'area estrattiva per inerti "Nogarolle"
· Trento – reinserimento di parte dell'area estrattiva per porfido "Camparta – Vallalta" in località "Gazzadina" precedentemente stralciata.
(at) -