Per la sua natura di “censimento” l’anno di riferimento di un inventario delle emissioni (vale a dire l’anno a cui si riferiscono le stime in esso contenute) non può necessariamente coincidere con l’anno della sua pubblicazione. Le fasi di consolidamento, raccolta, elaborazione dei dati e la verifica del risultato dell’attività di inventario richiedono infatti molto tempo per essere portate a compimento ed il differimento di qualche anno è fisiologico.
Questa dilazione temporale non toglie però significatività all’inventario stesso. Infatti le stime che vengono presentate continuano a rappresentare in modo significativo il peso delle varie fonti emissive.
Rispetto ai dati dell’inventario 2013 si ha una complessiva diminuzione delle emissioni, in particolare di PM10 (-15%), di NOx (-20%), di SO2 (-43%), di CO2 (-10%) e di CO (-3,6%). Il quadro che emerge da questo aggiornamento dell’inventario è quello di una situazione in miglioramento. Rispetto ai dati dell’inventario 2013 si ha una complessiva diminuzione delle emissioni, in particolare di PM10 (-15%), di NOx (-20%), di SO2 (-43%), di CO2 (-10%) e di CO (-3,6%).
Non tutti i settori emissivi hanno però contribuito equamente a questa diminuzione. Si nota infatti una sostanziale stabilità delle emissioni del riscaldamento domestico, mentre si ha una riduzione più marcata delle emissioni correlate al traffico stradale. Il contributo della combustione industriale e dei processi produttivi è invece in leggero calo.
L’inventario può essere consultato integralmente sul sito di Appa, alla voce "pianificazione":