"Siamo qui per parlare di prosecuzione di un percorso - ha detto l'assessore Gilmozzi presentando la ricandidatura del territorio trentino che si estende dal gruppo di Brenta al lago di Garda -; le esperienze passate ci dicono che l'UNESCO è molto rigoroso, vuole capire se ci sia davvero la volontà di diventare UNESCO. Questa candidatura e l'evenutale riconoscimento a 'Riserva della Biosfera' è, in effetti, l'assunzione di una resposabilità sull'ambiente e sul luogo. C'è la volontà forte di andare avanti. La tutela del territorio sta a monte, è un impegno per lo sviluppo ambientale e sostenibile e se siamo qui, ad Agri 90, è perché è un esempio in ambito di sostenibilità, è un modo buono corretto nel quale promuovere lo sviluppo e sostenere le ragioni per le quali ci si prende cura del territorio. Siamo di fronte ad un atto di presa di responsabilità. E, dall'altra parte, c'è un impegno per considerare l'ambiente con l'uomo al centro, dove bisogna fare di più, finchè si può, per promuovere una qualità di vita alta per l'uomo che vive nella nautra e sulle montagne. Mantenere la gente in montagna è l'obiettivo per l'interesse di tutti, non solo di chi sta in montagna ma anche chi abita a valle. Noi viviamo in un contesto dove l'uomo vive, mantiene e cura il territorio e ci sono delle modalità per continuare a mantenerlo e dove questo non accade, qualche zona della Lombardia e del Veneto, non c'è più sviluppo, non c'è più vita in montagna. L'uomo non è un ospite ma un punto di riferimento, parlare di sviluppo sostenibile vuol dire proprio questo. E l'azione deve nascere per forza dal basso e cominciare a spingere esperienze concrete e questo vuole l'UNESCO, vuol mettere in rete territori con esperienze diverse, questa concretezza la leggiamo anche nella nostra legge provinciale (reti delle riserve), che deve essere trovato lo sviluppo sostenibile fra le idee e le proposte che poi vengono realizzati. Il Trentino ha nel suo DNA gli strumenti, la forza, non solo al processo di riconoscimento ma al processo ordinario dello sviluppo del nostro territorio. Il Trentino crede nel fatto di dover costruire la cultura che permetta di dare concretezza a delle idee di sviluppo sostenibile: coniugare le idee con la pratica per vincere queste sfide. Mi fa piacere che questi ragionamenti sono stati sviluppati anche con l'Associazione Cacciatori Trentini per chiarire che questo territorio - che è già stato tutelato - vuole impegnarsi di più convivendo con l'attività venatoria. La caccia è un modo selettivo per tenere curati i nostri boschi e la nostra fauna. I cacciatori sono parte di questa partita, al pari degli altri soggetti portatori di interessi. Io, con tutti voi, spero che questa ripartenza, ci porti veramente al riconoscimento della Riserva della Biosfera". IL sindaco di Storo Vigilio Giovanelli, intervenendo in conferenza stampa ha detto "sono orgoglioso che questo evento si svolga qui perché Storo sta dentro perfettamente nella Riserva della Biosfera, mi auguro che questa rete riesca ad agire sulle corde della conoscenza per far leva sull'uomo della strada che spesso ignora i tesori racchiuse fra le nostre montagna".
Capofila del progetto - che è non è stato calato dall'alto ma è nato sulla spinta di istanze del territorio da parte dell'Associazione Pro Ecomuseo della Judicaria - è il Comune di Comano e, infatti, il suo sindaco Livio caldera, ha portato il suo saluto che ha ricordato, innanzitutto, i partner promotori della candidatura a Riserva della Biosfera che sono: la Provincia autonoma, la Comunità dell'Alto Garda e Ledro, la Comunità delle Giudicarie, il Comune di Comano Terme (capofila), Bleggio Superiore, Bondone, Dorsino, Fiavè, Ledro, Riva del Garda, San Lorenzo in Banale, Stenico, Tenno, Storo, Parco Naturale Adamello Brenta, Bacino Imbrifero Montano (BIM), Valle del Chiese, Comano Terme e Natura, North Lake Garda Trentino, Valle di Ledro. Ha poi ricordato le grande opportunità derivanti da questa sfida: il miglioramento a livello ambientale, culturale e sociale; a rafforzare la consapevolezza dei valori del territorio; a sperimentare politiche congiunte condivise di sviluppo locale e sostenibile e tutela attiva; a valorizzare la diversità biologica e culturale di un ambito che si candida a diventare ponte ecologico-culturale tra territori prealpini e centro alpini. Nel pomeriggio intervengono Romano Masè dirigente generale del dipartimento territorio e ambiente con una relazione che ha per oggetto "La biosfera UNESCO nella strategia di gestione sostenibile del territorio trentino", Philippe Pypaert dell'UNESCO Regional Office di Venezia, Alessio Re del centro Studi Silvia Santagata. Interverrano anche Massimo Grisoli, direttore del Parco Po Cuneese, Riserva della Biosfera del Monviso, Benedetto Franchina, direttore del Parco del Ticino e del Lago Maggiore, Monica Perroni, Parco del Ticino e del Lago Maggiore, Riserva della Biosfera Valle del Ticino, Giuseppe Geremia Gennari, presidente Parco Delata del Po Veneto, Massimo Medri, presidente Parco Delta del Po Emilia Romagna, Riserva della Biosfera canditata, Gabriella Binkert, Riserva della Biosfera Val Mustair e, appunto Claudio Ferrari dirigente servizio aree protette e sviluppo sostenibile. il dirigente Claudio Ferrari è intervenuto dicendo "volevo ricordare il senso della due giorni organizzata dal tavolo di indirizzo sulla candidatura. Due parole chiavi sono sviluppo e partecipazione. Per quanto riguarda la partecipazione abbiamo fatto un notevole lavoro di informazioni di base e, dopo il suggerimento dell'ICC, è stato raccolto un notevole consenso. La seconda parola chiave è sviluppo sostenibile e perciò abbiamo pensato di chiamare i colleghi delle Riserve della Biosfera e coloro che si sono trovati a svolgere gli stessi passi di candidatura come noi. Il senso del progetto della Riserva della Biosfera è fare rete".
In serata alla Tavola rotonda aperta al pubblico interverranno: Achille Brigà, sindaco del Comune di Ledro, l'assessore Mauro Gilmozzi, lo stesso Philippe Pypaert, Gabriele Corti, titolare Cascina Caremma Riserva Biosfera del Ticino, Massimo Grisoli, Riserva Biosfera Monviso e Giampaolo Sassudelli presidente Associazione Cacciatori Trentini. (fs)
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