La somma potrà essere usata dagli aventi diritto per abbattere i costi della locazione sul libero mercato. Si tratta quindi di un contributo per pagare il canone di affitto, che non può eccedere il 50% dell'importo risultante dai canoni di locazione e non può essere superiore a 300 euro mensili; inoltre è graduato in base alla situazione reddituale / patrimoniale di ciascun richiedente, calcolata secondo l'indicatore Icef, e viene concesso per la durata di 12 mesi. I cittadini che desiderano accedere a questo contributo devono infatti avere i requisiti per l'edilizia abitativa pubblica, ovvero essere residenti in provincia di Trento da almeno tre anni, non avere una situazione economica superiore all'indicatore Icef di 0,23 e non avere altri diritti di proprietà.
La presentazione della domanda di contributo integrativo da parte dei nuclei familiari in locazione sul libero mercato è inoltre subordinata all'esistenza delle seguenti condizioni:
un componente il nucleo familiare richiedente deve essere titolare di un contratto di locazione alla data di presentazione della domanda;
il contratto di locazione di cui è richiesto il contributo deve riferirsi ad un alloggio ubicato sul territorio dell'ente presso cui è presentata la domanda e nel quale il nucleo familiare ha stabilito la residenza anagrafica;
il contratto di locazione oggetto di agevolazione non deve essere stipulato tra coniugi non legalmente separati o parenti o affini di primo grado;
sono esclusi i contratti di locazione relativi ad unità abitative appartenenti alle categorie catastali A/1, A/7, A/8, A/9 e gli alloggi di edilizia abitativa pubblica locati a canone sostenibile o a canone concordato.
Questi requisiti devono sussistere alla data di presentazione della domanda. La stipulazione di un nuovo contratto di locazione per un alloggio da adibire a nuova residenza del nucleo familiare deve essere comunicata all'ente locale entro trenta giorni dalla stessa per l'eventuale rideterminazione in riduzione dell'importo del contributo integrativo.
La somma messa a disposizione è pari a 9,1 milioni di euro, si ipotizza di riuscire a soddisfare all'incirca 4.600 domande, qui di seguito il riparto fra le singole Comunità di Valle che dovranno provvedere, entro luglio 2013, a redigere le graduatorie dei beneficiari:
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