Lunedì, 05 Ottobre 2015 - 02:00 Comunicato 2460

Il programma delle prime due giornate del festival nelle parole del curatore Di Blasi
AL VIA LA XXVI RASSEGNA INTERNAZIONALE DEL CINEMA ARCHEOLOGICO

Prende il via domani, martedì 6 ottobre 2015 a Rovereto la XXVI Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto: storico festival promosso dalla Fondazione Museo Civico in collaborazione con la rivista Archeologia Viva sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
"Le grandi civiltà: le nostre origini" il titolo dell'imminente edizione della kermesse, che quest'anno coincide con il XII Concorso Premio Paolo Orsi: riconoscimento biennale attribuito da una giuria internazionale a un film scelto in una selezione di opere cinematografiche di recente produzione che svolgano un argomento attinente al tema archeologico indicato dalla Rassegna. Novità di quest'anno, l'introduzione di una menzione speciale assegnata da un gruppo di Archeoblogger e l'assegnazione del premio speciale Cinem.A.Mo.Re (la Rassegna che promuove Religion Today Filmfestival, Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico e Trento Film Festival).-

"La Rassegna – spiega il curatore Dario Di Blasi - porta nella Città della Quercia opere cinematografiche sempre nuove e coinvolgenti provenienti da tutto il mondo. Fin dal primo giorno l'evento offre una panoramica vastissima: la nascita delle gerarchie nelle società umane e l'inizio dei conflitti guerreschi nel film L'età dei metalli, la ricerca dei primi uomini europei in Alla ricerca del primo europeo, l'inizio della storia delle Dolomiti e dei primi insediamenti umani in queste valli alpine in Dolomiti. Montagne-Uomini-Storie, gli inizi dell'epopea di Gilgamesh nell'esplorazione di alcuni siti millenari in Iran di Una terra antica, un robot a caccia di relitti subacquei là dove non può arrivare l'uomo in Progetto Thesaurus, l'avventura dei primi uomini in Australia in I grandi nomadi. Per chi ama il mistero il secondo giorno di proiezioni offre il film turco sulle pietre (obelischi) misteriose di Hakkari, la ricerca della tomba di Djehuty (Cercando Djehuty) il tesoriere di Hat-shep-sut primo faraone donna, l'Oasi porta di accesso al grande deserto della penisola araba (L'oasi di Al Ain), ma sullo schermo compariranno anche alcune meraviglie come la Nike di Samotracia e Petra, perduta città di Pietra. Queste proiezioni si svolgono presso l'Auditorium Melotti, mentre nelle due mattine di martedì e mercoledì gli spettatori potranno scegliere, nell'Aula Magna dell'università o nella sala convegni del Mart, tra Il viaggio di Kgonta Bo, lo sciamano, L'Isola di Pasqua: il mistero di un mondo perduto, La storia plurimillenaria di una città dedicato al sito cosiddetto della Città bruciata, risalente a più di 5000 anni fa in Iran, e La Visione del paradiso, film sui tappeti e giardini iraniani. L'unica conversazione di approfondimento di questi due giorni si svolge nel tardo pomeriggio di martedì 6 ottobre e si sviluppa intorno all'argomento Oasi. Acqua e antiche civiltà con il contributo dell'archeologa Serena Massa". -