Il servizio ha toccato il tema, attuale, del futuro delle province in Italia alla luce dei commissariamenti in corso. E' stata ricordata la storia di quelle di Trento e Bolzano, che hanno uno status diverso da tutte le altre perché dotate dell'Autonomia speciale. "Ci sentiamo fortunati – ha detto il presidente Ugo Rossi – non privilegiati. Fortunati perché chi ci ha preceduto ha voluto chiedere e coltivare questa Autonomia, che offre tante opportunità, che possiamo riassumere nel fatto di poter decidere come organizzare i servizi, come dare risposta ai problemi delle persone e anche come utilizzare le risorse prodotte sul territorio. La credibilità della pubblica amministrazione si misura nella propensione ad essere valutata dagli stessi cittadini. Questo avviene in un contesto come il nostro meglio che altrove perché le decisioni qui sono prese in luoghi che sono molto vicini ai cittadini. La nostra Autonomia c'è sempre stata, è precedente alla formazione della nostra Repubblica. Era tale anche nell'Impero austroungarico. Noi speriamo che questa possibilità si estenda alle altre regioni. Poter decidere in luoghi vicini ai cittadini agevola le decisioni e riduce il margine di errore".
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