Il bilancio idrico dei bacini imbriferi del territorio provinciale appena adottato si configura come un aggiornamento rispetto a quello definito nel Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche (PGUAP), in vigore dal 2006. Esso nasce da un'approfondita azione conoscitiva mirata alla caratterizzazione di base del singolo bacino, alla definizione dello stato dell'arte dei prelievi concessi e alla conoscenza delle portate e delle precipitazioni relative ai bacini provinciali.
Tale azione conoscitiva si è concretizzata tramite la raccolta delle informazioni disponibili presso l'amministrazione Provinciale ed i gestori dei grandi impianti idroelettrici e la loro integrazione con attività sul territorio, volte in particolare ad effettuare misurazioni dirette delle portate dei corpi idrici.
La notevole mole di dati raccolti ha permesso da un lato l'elaborazione di una serie relazioni tecniche, relative ai singoli bacini analizzati, e dall'altra l'applicazione del codice di calcolo GEOTRANSF per la simulazione del ciclo idrologico e dell'effetto delle derivazioni a scala giornaliera, inizialmente implementato dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Trento e successivamente sviluppato dall'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia.
I risultati forniti dal codice di calcolo sono stati quindi utilizzati per la verifica della situazione del bilancio idrico dei bacini imbriferi, articolati in sottobacini, intesa come confronto, attraverso un'equazione di bilancio di massa, tra la disponibilità idrica reale presente nei corsi d'acqua ed il DMV previsto dal PGUAP.
Tale verifica ha condotto all'elaborazione, per ciascun sottobacino analizzato, di un indice di equilibrio e disequilibrio del bilancio idrico i cui valori sono rappresentati in 12 mappe mensili.
Considerazioni specifiche sulla qualità dei corpi idrici, opportunamente raffrontate allo stato quantitativo attuale dei bacini fissato dallo studio del bilancio idrico, sono state sviluppate in un momento successivo. Esse consistono nell'elaborazione dei dati della rete di monitoraggio dell'Agenzia Provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA) per il periodo 2010 – 2012 e nella rielaborazione dei dati del bilancio quantitativo e del rilievo dell'Indice di Funzionalità Fluviale eseguito da APPA nel biennio 2010 - 2011 sui corsi d'acqua della provincia di Trento. Quest'ultimo studio ha permesso di evidenziare che lo sfruttamento idrico può concorrere, direttamente o indirettamente in presenza di altre pressioni, alla definizione dello stato ecologico.
Il bilancio idrico per il territorio provinciale è stato elaborato in prima stesura al momento della redazione del PGUAP e proprio tale piano prevede che il bilancio venga periodicamente aggiornato. Per dare corso a quanto previsto dal PGUAP, nel 2006 è iniziata l'articolata attività che ha condotto all'elaborazione dei documenti appena adottati in via preliminare, che saranno trasmessi alle Autorità di bacino distrettuali territorialmente interessate, alle Regioni Veneto e Lombardia nonché alla Provincia autonoma di Bolzano per l'espressione di eventuali osservazioni, entro 60 giorni, come previsto dalle norme. Trascorso questo termine, l'aggiornamento del bilancio idrico provinciale verrà definitivamente approvato.
La definizione delle azioni che l'Amministrazione provinciale dovrà intraprendere per il raggiungimento dell'equilibrio del bilancio idrico, alla luce degli studi fin qui condotti, è rimandata invece a successivi provvedimenti. -