Come ogni anno, la commemorazione è iniziata al di fuori delle mura cimiteriali, con la rassegna delle bandiere, poi, all'interno, i saluti delle autorità, fra cui quello del presidente del Consiglio del Land Tirolo Herwig van Staa, e la messa ecumenica, accompagnata dalle note della banda militare tirolese. Dopo le salve di fucile, le diverse delegazioni si sono dirette verso i monumenti che ricordano le nazionalità dei caduti sepolti nel cimitero di Amras, italiani, tedeschi, russi e ucraini.
Il gruppo trentino si è recato sul monumento collocato nel 2009 dal Circolo "Michael Gaismayr" in memoria dei caduti trentini della Grande Guerra, fra i presenti anche i rappresenti diplomatici italiani, il consigliere della Provincia autonoma di Bolzano Elmar Pichler Rolle, il presidente della Croce Nera Tirolese Hermann Hotter e la referente per il Trentino della Croce Nera del Tirolo Annemarie Wieser. Qui, il presidente del Circolo, Giuseppe Matuella, ha voluto ricordare gli oltre 11.400 caduti trentini durante il primo conflitto: "Ogni giorno - sono state le sue parole - dobbiamo cercare di tenere viva la loro memoria". L'assessore Franco Panizza ha infine colto l'occasione per parlare del coordinamento che si è costituito, sotto la guida dell'Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, in vista del Centenario e del programma che si sta costruendo e che coinvolge Comunità di Valle, Comuni, scuole, istituzioni, aziende di soggiorno, associazioni e tutti i soggetti che, in Trentino, operano nel campo della Grande Guerra.
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