Oggi, a sottoscrivere l'impegno, vi erano l'assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza e il presidente della Comunità Sergio Menapace. Fra i presenti il sindaco di Sanzeno Marcello Bonadiman con l'assessore alla cultura Alessandro Branz, il presidente dell'Associazione Lampi Walter Iori, il vicesindaco di Coredo Paolo Forno e l'assessore alla cultura della Comunità della Val di Non Laura Cretti, nonché il dirigente del Servizio provinciale Attività culturali Claudio Martinelli.
Piena condivisione di intenti è stata evidenziata dal sindaco Bonadiman, che ha ricordato l'adesione spontanea di molte associazioni al progetto di trasformare Casa de Gentili nel luogo culturale di riferimento della valle: "Con questo Accordo potremo dare contenuti importanti a questa casa, che diventerà il cuore d'Anaunia ed ospiterà archivi storici, fotografici e delle fonti orali".
Il presidente Menapace ha invece ribadito l'importanza di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità: "Individuare a livello di valle un polo culturale e di rete ci consente di promuovere le attività culturali in modo coordinato e comune, fermo restando la libertà propositiva delle singole amministrazioni".
Infine Walter Iori, dell'Associazione Lampi che gestisce Casa de Gentili, ha ricordato l'apertura di questo Accordo a tutte le associazione ed enti che volessero partecipare: "L'obiettivo è coinvolgere la Val di Non a 360', a partire dai giovani, per trasformare la Casa in un vero e proprio laboratorio".
L'assessore provinciale Panizza ha quindi spiegato che l'Accordo quadro fra Provincia e Comunità giunge al termine di un percorso articolato ma partecipato: "Si tratta di un progetto ambizioso ma al contempo snello ed operativo, che ci consente da un lato di affidare la regia delle iniziative alla Comunità di Valle, dall'altro di trasformare al più presto Casa de Gentili nel Centro culturale d'Anaunia, ovvero nel luogo di coordinamento di questa rete culturale allargata".
Come ribadito in più occasioni dell'assessore provinciale Panizza, gli enti culturali della provincia devono lavorare sempre più in sinergia e in rete fra loro, una logica recepita dalle Linee guida per le politiche culturali approvate dalla Giunta provinciale lo scorso anno. Proprio le Linee guida prevedono che le Comunità di Valle possano esercitare funzioni di politica culturale per quel che riguarda attività, iniziative e servizi dell'ambito territoriale complessivo; fra le iniziative vi è anche il "Portale della storia", da realizzarsi nelle diverse Comunità di Valle per radicare la Rete della storia, che si configura non come un "museo" in senso tradizionale, ma come luogo e modalità di rappresentazione della storia e della memoria di uno specifico territorio.
L'Accordo di programma sottoscritto oggi fra la Comunità della Val di Non e la Provincia autonoma di Trento, di durata triennale, ha come obiettivo la realizzazione di una rete territoriale e locale per la valorizzazione delle risorse culturali presenti nella Valle di Non, a partire dal patrimonio culturale che si presta non solo ad essere apprezzato per l'intrinseco valore storico e artistico, ma anche per l'uso funzionale e per le attività che mettono in rete soggetti, iniziative, risorse umane e materiali, il tutto con il coinvolgimento dei Comuni interessati e di istituzioni pubbliche. Dovranno essere realizzati progetti culturali di interesse sovracomunale, anche attraverso la sperimentazione di modelli innovativi di cooperazione fra Comunità, Comuni e istituzioni pubbliche e private; inoltre, in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, dovrà essere attuato un Portale della storia che raccolga la memoria storica e sociale della Valle di Non.
Punto di riferimento di questa rete culturale locale dovrà essere proprio Casa de Gentili di Sanzeno. Qui verrà realizzato un centro studi, un centro di coordinamento delle attività culturali e un centro informativo, come peraltro previsto dall'intervento di ristrutturazione.
Per raggiungere tutti questi obiettivi viene istituito un Comitato composto dall'assessore provinciale alla cultura e dal dirigente del Servizio Attività culturali in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento, dal presidente e dall'assessore alla cultura in rappresentanza della Comunità della Val di Non, nonché dal direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. Al Comitato il compito di elaborare i progetti di attuazione dell'Accordo, entro il 30 settembre dell'anno precedente alla loro realizzazione. Entro il 31 dicembre i vari soggetti coinvolti dovranno approvare i progetti. La Comunità deve coordinare la realizzazione delle iniziative, mentre la Provincia approva i progetti elaborati dal Comitato e stabilisce gli importi di finanziamento per i singoli progetti; il tetto massimo annuale di finanziamento provinciale è pari a 200.000 euro. (at)
Riprese, immagini e intervista audio all'assessore Panizza a cura dell'Ufficio Stampa -