In sintesi, le linee di indirizzo riguardano le garanzie per il minore e la fase di sperimentazione.
Fra le prime rientrano tutta una serie di diritti - al vitto, all'alloggio, ai beni di prima necessità, alla salute, all'istruzione e così via - che vanno assicurati al minore una volta giunto in Trentino. Fra le altre cose, deve poter comunicare con la famiglia di origine, ha diritto ad un'assistenza legale, ad essere assistito per la regolamentazione del soggiorno e per l'eventuale domanda di asilo, e deve essere messo nella condizione di poter scegliere liberamente il proprio percorso di vita.
Per quanto riguarda invece le linee guida inerenti a questa fase di sperimentazione, esse prevedono fra le altre cose la riorganizzazione del sistema di accoglienza, al fine di rispondere in maniera mirata alle esigenze degli utenti, la messa in atto di procedure più snelle per l'accoglienza dei minori in famiglie idonee, la fissazione di un numero annuo massimo di minori di cui è possibile garantire l'accoglienza e così via.
La fase della sperimentazione durerà fino alla fine del 2012.
In Trentino la maggior parte dei minori proviene dall'Albania, dal Kosovo e dal Bangla Desh. Il 60% ha 17 anni, il 28% ha 16 anni e il restante 12% 15 anni. Dal 2006 al 2010 la presenza media in Trentino di minori non accompagnati è stata di 69 unità. (mp) -
Decisione della Giunta su proposta dell'assessore Lia Giovanazzi Beltrami
ACCOGLIENZA MINORI STRANIERI: ECCO LE LINEE DI INDIRIZZO
Varate oggi dalla Giunta provinciale - su proposta dell'assessore alla solidarietà e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami - le linee di indirizzo per la definizione del Protocollo di procedura per l'accoglienza in provincia di Trento dei minori stranieri non accompagnati. I minori stranieri - giunti spesso in Italia e in Trentino per trovare lavoro - sono stati a lungo seguiti dai servizi sociali territoriali, in collaborazione con il terzo settore. In seguito il coordinamento della materia è stato affidato al Cinformi, che sta provvedendo a coinvolgere anche le associazioni create dagli immigrati sul territorio, con l'obiettivo di individuare delle famiglie affidatarie idonee E' stato stabilito inoltre di programmare di anno in anno il numero di minori che il Trentino può accogliere, conformemente alle risorse disponibili. Infine, si è deciso di stendere, alla fine di un periodo di sperimentazione, un Protocollo di accoglienza sulla base delle norme internazionali e nazionali vigenti e delle linee di indirizzo individuate oggi.-