Oltre agli altri profili di semplificazione del sistema, come l'eliminazione di alcune tipologie di titoli di viaggio poco utilizzate, come il "biglietto famiglia" di fatto sostituito dalla carta a scalare che consente l'utilizzo simultaneo per più soggetti e che veniva impropriamente acquisito da comitive snaturandone l'originaria funzione, l'Assessore ha voluto ricordare l'obiettivo del 2012: la possibilità di "caricare" la carta a scalare presso tutti gli sportelli bancomat delle Casse Rurali trentine.
"Quando abbiamo lanciato il sistema di bigliettazione elettronica, una decina di anni fa" ha spiegato Pacher "era parso sin da allora necessario arrivare ad una graduale eliminazione dei biglietti di corsa semplice, specie in ambito extraurbano. Spesso presso le fermate delle corse che provengono dalla periferia verso i centri principali si verificano lunghe attese degli utenti per la salita, con l'autista che deve occuparsi dell'emissione del biglietto e della gestione dei resti. Con la carta a scalare, anche venduta dagli autisti ad un "taglio" minimo, e soprattutto con la possibilità di ricarica presso tutti gli sportelli bancomat, il tempo di sosta alle fermate si ridurrà consistentemente come pure gli oneri in capo agli autisti che, specie su alcune tratte, sono affiancati da un secondo agente in funzione di bigliettaio, tutti oneri che dobbiamo ridurre in un necessario contesto di efficentamento".
Tra le altre misure del sistema tariffario confermate dalla Giunta provinciale c'è anche la conferma delle agevolazioni per i lavoratori sospesi dall'occupazione per la frequenza di corsi di formazione finalizzati al reinserimento lavorativo.
Un ultimo accenno l'assessore Pacher lo ha voluto fare al tema dell'evasione, che riguarda soprattutto l'ambito urbano: "Abbiamo verificato che la misura adottata qualche mese fa, di far salire la sera e nei festivi gli utenti dalla sola porta anteriore, non ha creato particolari problemi, ed è quindi naturale immaginare di proseguire con questa esperienza, anche attribuendo all'autista un maggior ruolo di verifica di chi sale nelle ore non di punta. L'autobus deve divenire "luogo" di un servizio ad appannaggio degli onesti. Stiamo anche pensando ad una campagna di sensibilizzazione "stile Agenzia delle Entrate" che punti a spiegare che chi sale senza validare od obliterare il biglietto sta letteralmente facendo pagare il suo viaggio agli altri utenti".
Il provvedimento odierno prevede infine l'introduzione di una modesta onerosità dei libretti orari distribuiti dalla Trentino trasporti esercizio (a partire dall'orario estivo), in considerazione del fatto che molto spesso vengono ritirati dai cittadini presso le biglietterie e poi di fatto utilizzati pochissimo, ed aggiorna le tariffe per il trasporto delle biciclette a bordo dei bus extraurbani o dei treni, che vengono portate a 2 euro.
Alcuni dati
1. Dati di vendita.
Un dato di rilievo generale: sono 51.000 le smart card che alla data odierna sono caricate con un abbonamento valido, tra lavoratori, studenti e pensionati: complessivamente il 10 % della popolazione trentina.
Gli abbonamenti annuali extraurbani lavoratori nel 2011 sono stati 663 (671nel 2010) quelli mensili 17148 di cui 15910 lavoratori e 1238 studenti nel 2010 15773 di cui 14685 lavoratori e 1088 studenti.
Gli abbonamenti annuali pensionati sono 351.
2. Il grado di copertura delle tariffe rispetto alla somma dei costi di produzione e del personale 2011 è il seguente:
-urbano Trento: 20%
-urbano Rovereto: 10%
-urbano Alto Garda: 12%
-urbano Pergine: 3%
-erxtraurbano gomma: 12%
-ferrovia Tn-Malè : 10%.
Grado di copertura generale: 14% circa, elevata dunque la socialità del settore (86%).
Per quanto concerne l'evasione:
in ambito extraurbano e` pressoché inesistente; in ambito urbano ci sono margini per ridurre la percentuale oggi media oscillante tra 3,5 e 4%: si pensi che a Liegi, 180.000 abitanti, nell'arco di 3 anni, grazie alla salita dalla sola porta anteriore il tasso di evasione e` passato dal 16% allo 0,5%.
Resta il fatto che annualmente si ha una crescita fisiologica dei costi prossima al 3% (la sola dinamica salariale - il costo del personale per la sola gestione extraurbana si attesta in circa 32 mln di euro annu i- comporta una crescita annua consistente), il che significa circa 3 miliardi di euro all'anno di maggior costo ad invarianza dei servizi: ovvio che nessuna manovra tariffaria (le tariffe introitate complessivamente dagli utenti si attestano su 11.800.000 euro annui) può valere a coprire tale incremento.
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