L'incontro del 21 marzo è dedicato alle scuole superiori iscritte al progetto educativo, ma una trentina di posti sono riservati anche a studenti universitari che fossero interessati ad ascoltare la testimonianza diretta di questi artisti, invitati a raccontare la loro storia e le posizioni maturate nei confronti delle problematiche che il diffondersi, in varie forme, di questo fenomeno urbano, ha portato alla ribalta. Con la testimonianza di Sbagliato e Dado si intende aprire al confronto diretto sui modi e i luoghi per la libera creatività urbana, distinguendo le espressioni artistiche dall’atto vandalico sul patrimonio pubblico e privato.
La conversazione con gli street artist è una delle fasi che compongono "Tra imbrattamento e street art, il diritto al patrimonio", progetto sperimentale di educazione al patrimonio e alla cittadinanza, che si propone di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’imbrattamento urbano. Il progetto si inscrive nel quadro delle iniziative promosse dal Tavolo della legalità, coordinato dal Dipartimento provinciale Istruzione e Cultura, che ha veicolato la proposta agli Istituti di scuola superiore del Trentino.
L’articolazione del percorso, che vede la partecipazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare con differenti background scientifici ed esperienziali, comprende interventi presso le scuole, sopralluoghi urbani, l’organizzazione di un’iniziativa concorsuale per la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione in grado di raggiungere i target di pubblico più giovani, oltre a un incontro, appunto, con esponenti della street art.
Ideato e curato da Lucia Cella, il progetto, che vede anche la collaborazione del Comune di Trento e del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università, si avvale del contributo di funzionari dei diversi settori disciplinari, restauratori e specialisti del patrimonio, della partecipazione di testimoni del circuito artistico e di professionisti della comunicazione.
Tante le manifestazioni di interesse arrivate dagli insegnanti, in totale sono state accolte in questa prima edizione, la richiesta di 20 classi di 6 Istituti superiori di Trento, Rovereto, San Michele all’Adige, Pergine, per oltre 350 studenti (classi II, III, IV e V). Dieci le classi partecipanti a tutte le fasi del percorso, altrettante a formule parziali, adattate alle specifiche esigenze scolastiche. Chiude il progetto la promozione di un concorso di idee, tutt'ora in corso, per la futura realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sul tema, finalizzata a concretizzare in operatività le conoscenze acquisite durante il percorso.
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