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L'iniziativa
Sono una decina i migranti, di origine africana e asiatica, che in queste settimane si sono cimentati nel corso. Una formazione nella quale i profughi hanno imparato a “stare in cucina” a 360 gradi: dall'uso degli utensili alla gestione degli alimenti, dalla logistica di un ambiente di lavoro fino, naturalmente, alla preparazione delle pietanze. Un patrimonio di competenze che potrà rivelarsi utile per i richiedenti protezione internazionale per un possibile ingresso nel mondo della ristorazione.
Il progetto rientra nel ventaglio di iniziative organizzate dalla rete dell'accoglienza in Trentino per fornire competenze ai profughi valorizzandone il tempo libero. Tra le diverse finalità, anche favorire l'inserimento dei migranti nel tessuto sociale. (ac)