Domenica, 11 Agosto 2019 - 14:35 Comunicato 1916

Partecipata cerimonia stamani con il vescovo Tisi e il vicepresidente Tonina
A Tenno di nuovo accessibili gli affreschi della Chiesa di San Lorenzo

Arte e bellezza che vengono dal passato e che dal passato traggono forza e fascino. Si presentano così gli affreschi della chiesetta di San Lorenzo a Tenno, oggi restituiti alla visione pubblica al termine di un lungo restauro conservativo.
Questa mattina la cerimonia di fine lavori, alla presenza del sindaco, Giuliano Marocchi, dell’arcivescovo mons. Lauro Tisi e del vicepresidente della Giunta provinciale di Trento, Mario Tonina.
“Il Trentino - ha detto Tonina - è ricco di tesori architettonici ed artistici ed oggi si completa con un ulteriore significativo passo quel percorso che ha interessato negli ultimi anni il recupero di questo edificio sacro che è un importante punto di riferimento per questa comunità. Ora l’obiettivo è quello di rendere più visibile e fruibile questo piccolo patrimonio, sfruttando la rete e promuovendo sinergie tra turismo e cultura”.

Il restauro dell'edificio sacro, collocato sulla roccia di Frapporta, da cui domina la piana del Sarca e il Garda, si era concluso due anni fa e ha riguardato non solo la parte esterna e la copertura, ma anche la realizzazione di un impianto contro l'umidità, installato per salvaguardare gli affreschi interni.
Questi sono stati realizzati in epoche diverse - dal Carolingio fino al Rinascimento - ed offrono un formidabile spaccato del Medioevo. Una parte di queste opere è stata staccata e restaurata per ritrovare ora la naturale collocazione storica all’interno dell’edificio romanico.  Durante tutto il percorso, la parrocchia di Tenno è stata seguita dalla soprintendenza dei beni culturali della provincia autonoma di Trento e la stessa amministrazione provinciale ha contribuito in maniera importante stanziando oltre 500.000 euro per il finanziamento del restauro.

Gli interni della Chiesa accolgono i primi esempi della pittura trentina dell’XI secolo e sono impreziositi dalle testimonianze dell’iconografia gotica, rappresentata da un giudizio universale dipinto nel 1384 dal veronese Giuliano d’Avanzo. La loro completa fruizione ai visitatori rappresenta ora un obiettivo dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di riferimento.

(gp)


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