Giovedì, 05 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2028

Presenti tra gli altri il ministro Riccardi ed il presidente Dellai
A RONDINE DI AREZZO PRESENTATO IL PROGETTO "SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO"

Si chiama "Sponda sud del Mediterraneo" e rappresenta una forte scommessa che investe sulla democrazia e sui giovani. Promosso dall'associazione Rondine, in collaborazione con numerose istituzioni e la partnership della Provincia autonoma di Trento, questo speciale percorso formativo è stato presentato quest'oggi nell'ambito di un appuntamento al quale hanno preso parte tra gli altri anche il ministro Andrea Riccardi ed il presidente trentino Lorenzo Dellai.-

Presso l'antico borgo medievale di Rondine, oggi cittadella della pace, si è tenuto quest'oggi un simposio internazionale per presentare il progetto "Sponda Sud del Mediterraneo", uno speciale percorso formativo che l'omonima associazione nata nel '97 con lo scopo di promuovere una cultura di pace e di dialogo, ha realizzato in collaborazione con numerose istituzioni ed in partnership con la Provincia autonoma di Trento. L'iniziativa prevede un periodo di studio di un anno in Italia rivolto ad un gruppo selezionato di giovani provenienti da Tunisia, Libia ed Egitto, in altre parole dai paesi della cosiddetta primavera araba. Lo scopo è quello di offrire un'opportunità di formazione a chi potrà avere importanti ruoli di leadership nelle democrazie di questi paesi.
"La formula - spiega Lorenzo Dellai - prevede che per tre mesi questi giovani siano ospiti in Trentino per periodi di formazione presso il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale da dove potranno approfondire con contatti diretti altre esperienze con le istituzioni sociali ed economiche della nostra comunità"
All'incontro di Arezzo erano presenti tra gli altri il cardinale Tauran, responsabile dei rapporti interreligiosi del Vaticano, il ministro Andrea Riccardi nonché gli ambasciatori presso la santa sede degli Stati Uniti e Egitto.
Nel suo intervento, il presidente Dellai ha rimarcato che questa collaborazione rientra nella volontà della Provincia autonoma di Trento di prestare attenzione da ogni punto di vista, sia sociale che economico, a quello che sta accadendo in diverse aree vicine all'Europa secondo la propria tradizione di apertura e di interesse agli investimenti sui giovani. "La presenza a Trento di questi gruppi di ragazzi provenienti da realtà del Sud del Mediterraneo, molti dei quali già oggi impegnati nelle associazioni e nei movimenti democratici di quei paesi, e quasi tutti portatori di percorsi di alta formazione - conclude il presidente Dellai - potrà essere sicuramente motivo di grande interesse per le realtà organizzate del mondo giovanile trentino per entrare direttamente in connessione con i fenomeni più attuali che riguardano l'evoluzione delle società civili di quei territori".

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