Venerdì, 07 Agosto 2015 - 02:00 Comunicato 1982

Martedì 11 agosto 2015, ore 21, a Fondo, nell'ambito del "Progetto Pia Laviosa Zambotti"
A FONDO, FRA LE DUE GUERRE. LA VITA, IL DRAMMA E L'ARCHEOLOGIA DI PIA LAVIOSA ZAMBOTTI

Martedì 11 agosto alle ore 21, a Fondo, presso la Sala della Cassa Rurale, proseguono gli appuntamenti nell'ambito del "Progetto Pia Laviosa Zambotti" con l'incontro "Fondo, fra le due guerre. La vita, il dramma e l'archeologia di Pia Laviosa Zambotti", tenuto dallo storico don Fortunato Turrini e dal dott. Franco Nicolis direttore dell'Ufficio beni archeologici Provincia autonoma di Trento. L'iniziativa è promossa dalla biblioteca omonima dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali ed è compresa fra le iniziative per celebrare il 50' anniversario della morte della studiosa, originaria di Fondo, organizzate con la collaborazione del Comune, della Biblioteca e dell'Istituto Comprensivo di Fondo, l'Associazione G.B. Lampi e l'Azienda per il turismo della Val di Non e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.-

La vita e l'opera di Pia Laviosa Zambotti vengono rivisitate nel periodo che intercorre fra il primo e il secondo dopoguerra a Fondo, con riferimento anche ai suoi rapporti con l'ambiente culturale italiano ed europeo.
Nel 1938, in piena epoca fascista, con l'opera "Le civiltà preistoriche e protostoriche nell'Alto Adige" per la quale ricevette un premio d'incoraggiamento dall'Accademia d'Italia, la Zambotti si affermò nell'ambiente accademico italiano. Dall'anno successivo venne incaricata come libera docente della cattedra di paletnologia dell'Università di Milano fino al 1965, anno della sua morte. Anche lei fu travolta dall'immane catastrofe del fascismo e della Seconda guerra mondiale. Perse il suo unico figlio, Luigi Laviosa, l'eroe fanciullo fra i martiri di Montecassino e, a distanza di pochi anni, il marito Carlo Laviosa.
Lo storico don Fortunato Turrini parlerà di un paese sotto la dittatura e il regime poliziesco e della figura luminosa di Luigi Laviosa, vivo nel suo diario (1943-1944). La Zambotti si adoperò perché il diario venisse pubblicato e, assieme al marito, lo trascrisse integralmente per poi depositarlo presso la biblioteca della Fondazione del Museo storico in Trento dove è tutt'ora conservato.
Il dott. Franco Nicolis parlerà della ricerca preistorica in quel periodo e illustrerà le linee di pensiero, sia scientifiche che ideologiche, di alcuni dei suoi principali protagonisti quali Giovanni Patroni, Ugo Rellini, Luigi Pigorini. Nella sua riflessione sulla ricerca preistorica collocherà il percorso personale della studiosa sia a livello italiano che europeo. La peculiarità della ricerca della Zambotti infatti era basata su un'approfondita e imponente conoscenza dei materiali, che talvolta destinava a poderose, a tratti anche ardite, opere di sintesi. Il rapido evolversi della ricerca e l'avvento, subito dopo la sua morte, della new archaeology, eclisserà la figura della Zambotti dal panorama della ricerca contemporanea. Ora, alla luce dell'importante eredità culturale e scientifica rintracciabile nella sua biblioteca emerge la figura di una donna coraggiosa, di grande talento e personalità, che ha indubbiamente segnato la sua epoca e che il progetto a lei dedicato si propone ora di valorizzare. La sua vicenda umana e professionale, contraddistinta da eclettismo, dinamicità mentale, passione e creatività, è tuttora di profonda ispirazione per le giovani generazioni.

Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 1 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
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