
Dopo una fotografia della situazione attuale e un primo confronto sull'assetto complessivo da dare alla zona coinvolta, si è deciso di continuare a muoversi in tre direzioni: procedere per parti progressive alla liberazione dell’abitato dai detriti che lo hanno investito e quindi alla riduzione della “zona rossa”, in relazione all’andamento dei lavori e alle eventuali ulteriori precipitazioni (una eventuale ulteriore riduzione della “zona rossa” sarà decisa in un incontro che si terrà fra 7-10 giorni); mettere in sicurezza il rio Rotian, anche verificando o ripristinando la funzionalità delle briglie poste lungo il suo corso; accentuare il monitoraggio, attraverso un apposito piano che preveda le procedure da attivare in caso di allerta, anche attraverso messaggi da inviare sia alle strutture provinciali che a quelle del Comune. I geologi provinciali continueranno inoltre a collaborare con il personale impegnato in zona, in particolare assieme a quello del Servizio Bacini Montani della Provincia. Durante l’incontro si è parlato anche delle risorse, ancora da definire nei dettagli, da riconoscere al Comune per le spese sostenute per dare ospitalità alle persone che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Si è fatto il punto anche su alcune scadenze amministrative che riguardano il Comune di Dimaro Folgarida al quale l’amministrazione provinciale ha confermato il suo supporto. Il direttore generale Nicoletti ha ricordato che, come annunciato, si sta anche lavorando per la sospensione della riscossione del saldo dell'Imis nei Comuni maggiormente colpiti dal maltempo. Oltre a quelli indicati, si è confermato poi l’obiettivo di salvaguardare l’ormai prossima stagione turistica, garantendo anche l’agibilità della rete viaria della zona colpita. Provincia e Comune hanno confermato l’intenzione di procedere confrontandosi costantemente sullo stato di attuazione degli interventi e sulle soluzioni che dovranno essere individuate per rispondere alle necessità che dovessero ulteriormente emergere.
Fotografie e immagini a cura dell'Ufficio Stampa
In allegato la planimetria rappresentante la nuova delimitazione dell’ “area rossa”