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In Trentino - spiega l'assessore - abbiamo oltre 10.000 ettari di colture, in gran parte vigneti e frutteti, serviti da impianti di irrigazione. In questi anni abbiamo fatto un notevole sforzo per riconvertire i vecchi impianti a pioggia o a scorrimento, ormai obsoleti e non più sostenibili perchè comportano un grande dispendio d'acqua, con impianti di irrigazione a goccia, che consentono invece risparmi delle risorse idriche. Ci sono però ancora circa 600 ettari di aree agricole non servite da alcun sistema d'irrigazione e per le quali c'è dunque la necessità di intervenire realizzando nuovi impianti. E su questa scelta abbiamo ottenuto anche l'assenso della Commissione Europea, che ha stabilito che i contributi previsti dalla nostra legge provinciale sull'agricoltura non sono configurabili come aiuti di Stato perché il beneficio che se ne ricava va a vantaggio dell'intera collettività".
Fra le zone dove vi è più necessità di intervenire - e dove pure si è intervenuto in passato per riconvertire vecchi impianti di irrigazione per scorrimento in impianti a goccia - c'è l'Alto Garda, e sarà proprio in questa zona che si concentreranno le maggiori iniziative. "L'importante - aggiunge l'assessore Dallapiccola - è che sia in caso di realizzazione di nuovi impianti sia nel caso di miglioramenti di impianti esistenti, vengano applicati i misuratori che limitano l'utilizzo dell'acqua al minimo indispensabile". (c.z.)