
“La pandemia - commenta l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana - ha reso necessario una riprogrammazione delle modalità di accoglienza, al fine di garantire una maggiore copertura per il periodo invernale e favorendo anche la gestione da parte dei soggetti del Terzo settore in prima linea in questo particolare momento, a loro va un particolare ringraziamento, come anche a tutte le persone e agli enti coinvolti che, in collaborazione con i servizi pubblici, consentono di dare risposte di accoglienza ancora più fondamentali in questo particolare periodo storico”.
In questi giorni si è tenuto anche un confronto diretto con il Commissariato del Governo, per condividere l'andamento del fenomeno e le scelte complessive, con particolare riferimento alle persone richiedenti protezione internazionale in attesa di accesso al programma di accoglienza straordinaria.
Occorre assicurare il monitoraggio costante e la valutazione delle condizioni delle persone che accedono ai servizi di accoglienza diurna o residenziale, con una specifica attenzione a quelle escluse dall'attuale offerta di posti letto, presenti nelle liste di attesa o conosciute dall’Unità di strada, dal Punto di Incontro o dalla Mensa della provvidenza del Convento dei Frati Cappuccini. Al riguardo, tenuto conto della presenza sul territorio cittadino dell'Unità di strada finanziata dal Comune di Trento, Comune e Provincia intendono svolgere una puntuale rilevazione delle persone attualmente in strada, del loro status, delle loro condizioni personali e del relativo fabbisogno di sostegno, per una valutazione e un’eventuale ridefinizione degli interventi.
A questo scopo il Comune di Trento si rende disponibile per eventuali interventi di rafforzamento del sistema a favore dei senzatetto presenti nel capoluogo.