Giovedì, 12 Novembre 2015 - 02:00 Comunicato 2843

Stamane l'incontro con le classi degli Istituti comprensivi, giovedì prossimo tocca alle scuole superiori
"100 RAGAZZI IN RIFUGIO": TANTE EMOZIONI IN MONTAGNA PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE VINCITRICI

Tra settembre e ottobre le montagne del Trentino si colorano di magia, si fanno più dolci e accoglienti, forse anche più pazienti visto che è proprio in questo periodo che subiscono l'assalto di "100 ragazzi in rifugio", l'iniziativa lanciata tre anni fa da Accademia della Montagna in collaborazione con Iprase, Sat e Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento. Lo scopo è quello di avvicinare i giovani e giovanissimi alla montagna, facendo scoprire loro non solo che da una gita in montagna si ritorna portando con sé emozioni e ricordi indelebili, ma saperi, esperienze e competenze legate ad una cultura delle terre alte che è parte, oltre che della nostra identità, dell'offerta turistica del territorio. Emozioni ed esperienze riproposte stamane, sotto forma di diario, videoracconti e fotografie, nella Sala Wolf della Provincia dagli studenti delle classi vincitrici del concorso appartenenti ai cinque Istituti comprensivi che, assieme a 5 classi di altrettanti Istituti superiori (per le quali l'appuntamento è il 19 novembre), si sono aggiudicati, grazie alla qualità dei rispettivi lavori didattici nell'ambito del Progetto Scuola Montagna, il "buono" per organizzare un'escursione guidata ad un rifugio alpino (gli Istituti comprensivi) o un soggiorno di una notte e due giorni in montagna (le scuole superiori) accompagnati dai loro insegnanti e dalle guide alpine. "Con questa iniziativa - fa sapere il presidente di Accademia della Montagna, Egidio Bonapace - in tre anni abbiamo fatto scoprire la montagna a circa 500 studenti".-

Il concorso - ha ricordato il direttore di Accademia della Montagna Iva Berasi - intendeva premiare gli Istituti più efficaci nell'avvicinare i ragazzi alla montagna, attraverso iniziative nell'ambito del Progetto Scuola Montagna, che ogni scuola deve predisporre nell'ambito della propria programmazione annuale. Un'apposita giuria ha selezionato le dieci migliori programmazioni tra quelle inviate dagli Istituti scolastici per tale progetto; e quindi duecento studenti delle dieci scuole vincitrici – l'ITET Fontana di Rovereto, il Liceo Rosmini di Trento, l'IIS Don Milani di Rovereto, l'II Martini di Mezzolombardo, il CFP di Tesero, e gli Istituti Comprensivi di Avio, Brentonico, Cavalese, Villalagarina e Aldeno-Mattarello – hanno potuto godere di un'esperienza in un rifugio trentino a scelta, nel periodo settembre-ottobre 2015, effettuato durante il periodo scolastico.
I ragazzi sono stati accompagnati in questa loro avventura da un proprio insegnante e da una guida alpina. Si è trattato per gli allievi di una bellissima occasione per immergersi totalmente nell'ambiente alpino, partecipando ad escursioni e attività che li hanno portati a conoscere alcuni fra gli scenari più affascinanti del territorio della nostra regione. Non solo una "gita", con l'emozione di dormire e mangiare tutti assieme in un rifugio, ma un'esperienza formativa a tutto tondo, con "lezioni" e attività di studio e ricerca legate ai molti contesti naturali, ambientali, storici e culturali della montagna: dalla geologia alla botanica, dalle leggende alle testimonianze storiche legate alla Grande Guerra.

"L'auspicio - ha spiegato il presidente di Accademia della Montagna Egidio Bonapace alla consegna del premio (uno scarpone da montagna in bassorilievo "chiodato" con tanti piccoli cuori, a simboleggiare l'amore per la montagna, opera di un artista faentino che vive a Trento) - è quello che questi ragazzi portino con sé queste emozioni e questo entusiasmo fino all'età adulta, quando saranno diventati appassionati ed esperti escursionisti".
Alla premiazione sono intervenuti anche la referente del progetto per Iprase, Cristiana Bianchi, e il dirigente del Servizio Infanzia e Istruzione del primo grado Roberto Ceccato: "La montagna chiede rispetto per i valori e come Trentino non possiamo che avere attenzione alla montagna, e la scuola non può che riconoscere questi valori aiutando i ragazzi a conoscere e ad apprezzare sempre più la montagna, affinché anche i giovani possano contribuire a "dare una mano" alla montagna, perchè è la nostra vita e la nostra cultura". (c.z.)
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa -



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