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L'accreditamento è il primo tassello del percorso che porterà alla costruzione del “Nuovo sistema di qualità dei servizi socio assistenziali”. Le tappe successive saranno costituite dai lavori su: la “Convenzione Quadro” (cioè il contratto tra il soggetto accreditato e l'ente pubblico); l'affidamento dei servizi e la valutazione degli interventi affidati.
Il nuovo sistema rinnova il concetto di centralità della persona rispetto all'insieme di servizi offerti. Con il regolamento sull'accreditamento infatti, vengono poste le basi per consentire alle organizzazioni del privato sociale, maggiore dinamicità e flessibilità nel pensare e concretizzare interventi capaci di accompagnare l'evoluzione delle esigenze e dei bisogni dei cittadini. Nell'accreditamento vengono ricompresi e sostenuti anche quegli interventi orientati al supporto alla domiciliarità e in altri contesti di lavoro con il territorio, nonché la valorizzazione del lavoro nella società attraverso un'ottica di inclusione sociale. Tra i requisiti dell'accreditamento sarà data importanza alla costruzione di rete di collaborazione e al coinvolgimento dei cittadini e della comunità. Questi elementi d'innovazione troveranno riscontro operativo nel nuovo catalogo dei servizi, la cui elaborazione costituirà parte integrante dei lavori sulla Convenzione Quadro.
L'accreditamento prevede di adottare quali chiavi di lettura per i bisogni sociali delle aggregazioni funzionali derivanti dall'incrocio tra aree d'intervento (età evolutiva, adulti, anziani e area trasversale della disabilità), intensità (alta, media, bassa) e ambito di attività (residenziale, semi residenziale, domiciliare/altro). Questo consentirà di ridurre l'onere burocratico, in quanto l'accreditamento non sarà più per ciascuna sede di servizio come avviene oggi con le autorizzazioni (ben 1000 quelle in essere), ma per l'appunto per aggregazioni.
Ora il regolamento per l'accreditamento verrà presentato nelle sedi istituzionali come previsto dall'Iter approvativo. Dal momento in cui il regolamento verrà approvato ufficialmente le realtà oggi autorizzate avranno due anni di tempo per aggiornare i propri requisiti al nuovo sistema.
Il materiale sarà a disposizione nel sito di Trentino sociale http://www.trentinosociale.it/
Immagini cura dell'Ufficio stampa
In allegato intervista Ileana Olivo Servizio politiche sociali Provincia autonoma di Trento
In allegato slides di presentazione