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L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, in occasione della prima Conferenza di Servizi del 20 settembre scorso, aveva presentato l’esito del monitoraggio delle sostanze odorigene conclusosi recentemente a Rovereto, individuando in particolare quale fosse l'origine delle emissioni moleste che avevano impattato sull’abitato di Rovereto ed in particolare a Lizzana. L’esito di questa attività era stato esposto ai gestori degli impianti della zona che hanno ecceduto, per quantità e durata, le soglie oltre le quali, secondo le Linee Guida approvate dalla Giunta provinciale nel giugno di quest'anno, è obbligatorio introdurre dei correttivi in grado di eliminare le emissioni odorigene causa delle molestie. L'insediamento produttivo che in termini quantitativi e temporali si era rivelato il più impattante è, come noto, quello della Sandoz.
Nella prima conferenza di servizi si era chiesto quindi ai responsabili dell'azienda di proporre, entro 20 giorni, un programma dettagliato degli interventi urgenti da attivare nell'immediato e di quelli impiantistici, da realizzare successivamente, ritenuti risolutivi della problematica. Ieri, lunedì 10 ottobre, in occasione della seconda Conferenza di Servizi,sono state analizzate le proposte presentate dalla Sandoz. Alla presenza di Appa, Sava, Apss e del Comune di Rovereto, l'Amministratore delegato della Sandoz ha presentato tre tipologie di interventi da eseguire nel breve e lungo termine. La Conferenza di Servizi, dopo un'attenta valutazione delle proposte dell'Azienda, ha avallato le misure proposte, ma chiedendo un sensibile contenimento dei tempi di realizzazione. Provincia e Comune si sono impegnati pertanto a ridurre al minimo necessario i tempi per il rilascio delle autorizzazioni.
Durante l'attuazione del piano l' Appa eserciterà un costante monitoraggio delle emissioni odorigene per testare gli effetti delle misure via via adottate. Inoltre, a cura della Sandoz, tutte le fasi di realizzazione dell'impianto verranno accompagnate da un' indagine di olfattometria dinamica per ottenere un riscontro dell'impatto percettivo prima e dopo l'intervento.
In sintesi questo è il piano degli interventi:
Azioni immediate (Sett - Ottobre 2016) | Tempistica |
- riduzione della temperature interna nel tank (Biomass) che alimenta lo spappolatore | 24 Set |
convogliamento dell'aria esausta del Biomass tank al biofiltro e aumento della nebulizzazione di acqua al Biofiltro | 7 Ott |
- pulizia interna della vasca COD e operazione dell'impianto di depurazione bypassando la vasca di equalizzazione COD | 10 - 28 Ott |
Azioni a Breve Termine (Nov 2016) | Tempistica |
- installazione di un nuovo compressore aria che aspira il locale all'interno del quale è contenuto lo spappolatore | Nov 2016 |
- copertura completa della vasca di equalizzazione COD | Feb 2017 |
Azioni a Medio Termine (2016_2017) | Tempistica |
- prove pilota per verificare l'idoneità di trattamento di un sistema di abbattimento odori | Ott - Nov 2016 |
- presentazione progetto esecutivo e tempi di autorizzazione | Ott. 2016 |
- esecuzione e costruzione impianto di abbattimento odori | Ott 2016 - Mar 2017 |
- start up e messa in opera impianto | 31 marzo 2017 |
Va detto infine che, come reso noto dall'assessore Plotegher, anche uno studio commissionato dall'azienda ad una società indipendente esterna ha confermato quanto i dati a disposizione della Provincia - a cui compete il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale per le attività economiche svolte sul territorio - già affermavano: i cattivi odori emessi dalla Sandoz non hanno ripercussioni nocive sulla salute delle persone.
E le altre fonti di emissioni di "puzze"? Esse sono risultate essere sostanzialmente due: il depuratore e la discarica. Per quanto riguarda il depuratore, è prevista, dopo una prima fase di sperimentazione, la chiusura delle vasche per la sedimentazione primaria dei liquami e la loro sostituzione con delle macchine. Per quanto riguarda la discarica, invece, che peraltro è in via di esaurimento, si è visto che una possibile emissioni di odori si genera nella fase di trasferimento dell'umido dai camion ai container. Qui si interverrà pertanto con un nuovo sistema di aspirazione e filtraggio che dovrebbe essere risolutivo.
Immagini e interviste a cura dell'ufficio stampa